Rivista Critica del Socialismo - fasc 9 - set. 1899

827 riguard o di Clal'a, e il re pro1<ieg·ne : <i Prega Dio di esser pm o ne' tuoi pensieri soltant o una YOlta. come cssn lo fu :-=emprc ...... Gran era. 1111 sognatore'? Pe,·chè aveva capito i suoi tempi ! Perchè l'eg·oismo llOn faceva velo Hlla sna intellig·cnza ?... Anna,– alla. sordomuta , che si striHge a lu i i:;i11ghiozzand , - tn sci \a, verità. Via .... non pian gere co:<:.i . .. » li re s' intrattie ne a discol'- ~~1~~ 73~a1r~: t 0 co~~:~~~~iioa !1c 1 1i~l~ n ~l\~~~I~ )~r ,i,~ \ :1it';~ 1 i~1~~ 1 t ,:. fondam ento quagg iù , non quan do chiama san ti gli avi dc' re , copre i delitt i de' 1mrenti e si di..<.. int eres.sa dell'amb iente in cui viYe chi :::.offre.... Sono presenti un generale e il Prefetto, che giuran o tutti . compr eso il cmn to, di esser pronti a dar e la vita per il re e per la monarchia, ma messi alla pron i. p~r burla , si spa \'entano e rifiu tano di morir e. Finalmente egli 11licenzia, e mentre d'accordo lo giudi cano un Jla.zzo da catena, s'ode 111m detonazion e. EP11.0Go. - J tre ge11ii riappari scono e dicono : te11ivi it11- muhu ·i, iudegili del/(I Rt>puhblica I a cui con:<:.igl an o .di ((lte11dere. <i Poi che tutto ciò che sul Yer non si fonda, si ;:;faf-;crn, la mo11a1·– chia , fondat.i snlla me11zogna, perirà ». Una folla accorrente da. tutte le parti , a grandi grida: \'e rità! \·erità! Il lavoro tutto quan to ha molto interesRe , pcrehè opera cli nn poeta egregi o e di un forte pensatore. Però a me par falto pili con lo intelletto che con la fanta sia. e col cuore. l qnaUr o intermezzi, come componimenti poetici hann o dei 1wegi, ma 11011 :<:.o che cosa ci stiano a fare nel dra mnrn, al qnnlc tolgono I' il– lusione della recdtù. o per lo meno la ii.minni :<:.con . .Finiam òla col Simbolismo: og·ni opent, d'arte, essendo la rap– presentazione viva della natura , cioè la sua idcalizza.zione, non può non esser simbolic<ì nel s110 insieme, ll1lchè le apparizioni fan– tastiche sono 111m ridondanza , non ~oss'.altro, buone per impr e:-:– sionare i :-;elrn ggi e i bar bari. il cui spir ito, immcr :-=o e seppellito nel corpo , è facilmente eccitato e sovreccitato dal sensibile. I.e ~;r~):~rl~~i 0 :1\i; N,~)!~~1;e,~:.e~ 0 ;I1~·· ;:~.: 1 ~!/;~d1~i~°z~, ~· 1; 1 ~l\;llep~~it \\c~tb~~: diverr.o, non sono la part e piìt bella. Il prim o e il :<ccondo atto niente hanno del dramma; il qna.rlo, eh' è l' ullimo, ha. i difetti di qnasi tutti gli ultimi a,tti. · La. !iOlu::ioue fa, pa,rte più del passa.to che del pre.<..enle. E i! movimento o la vita è nel presente. nella dma.la , che quan luoq nc t,;~f;1,!~~n?h \. 11t1 ;r~ i\11~t ~~f~t'~;~~~~\~::r~~e~~c~?i:f~ ~~e, 5 ~ii;~:~= mendo, tutto il prcg·io dr:rnuna lico del poeta. non 1 cg•ef<e, 11c\ laYoro: Jl Re, è concentrato nell';btto terzo, ch'è di nn'eflicacia. e di nna. potenza. non com1wì. E l' impre::;sione favorevolir.sima che te ne viene , deY'cssc re ing·randil.a, di mollo dalla, ndiz ione e dalla visione. lo l' ho lctlO :<:.oltant.o. li \i11g·ua.ggio del re ti ricorda, qna. e là, quello di Re L e(/1' e di Tiliwne di At ene. i\L\JU i;!<.

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