Rivista Critica del Socialismo - fasc 9 - set. 1899
82-! mn::;TA CHITICA DEL ;;OCJALIS)IO chè non sarebbe piÌ! re. Un ooro di tiranni, pur esso invisibile. fi:~t~a 1 ;\J~~}fi, 1 :t~,~e~~ll~s~~f~ 1 1~t'à 1 :~!~11t~i~~ 1~ , i~•:1 1 i•:: 1 i1~~!~ '. il bisogno di diYidere le opinioni, perehè se og11i gocciola goc– ciola resta sempre, ruscelli non se ne formano .... L'atto secondo ~i srnlge in un pa rco con grnnùi alberi. do\·e il He simula di apprendere da, un grosso industriale che i s?cia– listi-clemoc ratici cercano di minnre le istituzioni monarcluchc. L'indust riale vomita ,·cleno e fiamme, mentre il Hc, mc;-:zocon– vertito alle idee 11nove, ne tempera la fog<.ie Io sdeg no. X elle f-iceneseguenti il Re com·cr:-a prima con 1111 g·enerale, fratello di un ,·escorn, che ha scritto sulla necessità della l'eligione come fondam ento della disciplina; poi gli si prese nta, una pri11cipess11., l~~:~~. 1 ~~eh; ~,'/{;u ~i 1 ~~1: 1 'Si~:1 1 t [~~~~{\i 11 u;~~~l,: ·lo 1 ~ 1 1~ 0 pt~'~i~, 1 ;~e t~1~t i ciambellani aulici e compagnia e teme le abbia a. toccare J;, r-te:e;sasrnntun1: che ~ua ~[aestà è ir1na,morato di 111111 contadina . e n'è gelo::;a,e gli rimprornra di amare !e.do ~nc che lo displ'cuano. In tutta. la parte sin q11i esposta si cl11acchicn1. fl.iragiona. e le apparizioni. il ~lmbolismo non hanno la, Yirt1'1di sopperire al difetto di a;-:ione dramn~atica: però questa ,·i si prepara, cd è :.illa J1~1~. •~a l'~n~t~1~~u~1~~ 1:~;1};'' giy;{,t\~,1~?~,f,c'i 1c}~i1\ . ~~I ,~·:o;: ,i':: ~ di costante amore non è ricscito ad ottenere un sol ri~·o. in ri– fl.})Osta alle tnntc lettere deliranti cli pu%ionc. Kon le lcggcn). Finalment e, ::;i l'i\'Olge ;\ nna me;-:;,;ana.una b,1ronessa, amica in– tima della gio \·inctta, e ottiene, previo gi11ramento ~nlla onestà assoluta. dei snoi sentimen ti, di ,werc nn eolloq11io con l'adorata , ('!ara . Ripr oducendo il dialogo, farci cofl.agr;Ha. ai lettori : ma è forza limitanni a un accenno. Ad11nq11e,la fanciulla gi udica la condotta del re ver:-o di lei come cosa da vile e da mi:-erabile: <1.•,. come ha potuto fare a mc quanto ha fatto, dopo tutto quello che ha, fatto a mio padre?» JI Hc ignornn1 che la gio,·ine è figlia del professore Ernfl.t., condannato per d0\itto di lesa mae:-;tà.e che, 11elloe,·,Hlere dalla prigione si è rotte tutte e due le gambe, e YiYe all' Cfl.terocol frutto del lavoro di Clarn . Clura , figlia del condannato, repubblicana come il padre, perchè da lui eclncata, è anche donna; epperò ama in fondo all'anima il gionrnc re . fotse pur disprezza ndolo: amore !-:enzastima. S'aggiunga. che la. rnnità di nna donna è superlativamente lnsingat:1 dalle JH'e111111·e affettuose di un moml!"ca, e che la speranza di dh·entarc una rcg'ina è capace di ubbacinarc. Xon appena, ella si persuade che il re l' anrn :-inccrnmentc e onestumerite, è vintn del tutt o, cioè gl i dà il suo cuore. 11padre hu scritto 11n libro: Il (;otei '1l0 popolrue, espressa– mente per il Prillcipc Ereditario. che , t-alito al trono . lo legge, ma non in tempo per impedir e la co11dt1nnadell'auto re. • Ah, se l'ayessi avuto nelle mani allora i, - egli dice a Clara - Quello ch'io desidero è una casa nella qmilc ,~1vosto della Hagione di :=:.tatostia l'amore, dcll 'etichct.ta la cord1alttà, e <lcll'adnla;-:ione la YCdtà. lo mi mcradg·lio di una cosn sola, che tutti non sfa.no
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