Rivista Critica del Socialismo - fasc 9 - set. 1899
J>OLE.\JIC',\ .\11'.\l.\l A 8li a cui clovcn1 il :-110 an ·cnim ento llC'lia ,·ita pubb\ic11. per difon– clt•rc i ;-:noi intcrc::;:- ;i millaccia.ti coi j'('J't'i corti del despoti;-:mo, potrebbe <tVl'r imparnto t!a!l'csperien;m che il dC$I)OlÌ$lllO è un'arrnc !~<l~il~~:~~~ è 1'i1 ~t.\~~t~1~~ 1 ~;l -~:~ip~f,~~:~ c~: ~'. 0 iq~~,\~i CC~l;~ dli!'.;-:imi (•ontro i pochi . ~cl Rr1br1gr1s del :-iarclon i cong-inrali :-;i conceitnno intorno ad una 1iuon1 forma di govC!'llO. :-ii.1un ('omit;1to di :-;aJutc Pub– hlica - gridano quando ;-:ono in par ecchi. A mi;-:ura che alcuui ninna ,·in quelli che rimangono limitano a ;-:è mede ::.imi il potere. F.ircmo 1111 tri11nwin1to - dicono gli ultimi tre . Uno se ne va: gli altri dne rim,rngono d'a ccordo c-he snrà nn duunwirato. Resta da ultimo Habaga s: sarò dittatore. :-;()$li~l~;~ 0 è'\/:i~l,1'.r~~;r~;~l~1:c 1 :fi 1 ~ 0:·i~i ~~11i~ 0 ;~·~1l:)~·~1~: 1 ~o: ~~t;~ trnr$i in poch e m,rni. Il di,:poti $mO d' 1uw clrtssr ù1tr-ra non si eapi$ce. E neppur e $Ì capi$Ce il dii'ìpOtiRmO afaro,·e d'una cla~$e. li dc,:,po1a fini:scc ,:,cmpr(• per ,·olcr tiran11cggbJrc anche quelli che lo h,tnno :1i11tato ;ì $;dire al potere: e a.ppena benefica quel pie – eolo cir<'olo di pcr$cine che circolldauo la ,:,napcr.-.:om.1e gli fanno :-;c•ud o contro le popolazi oni. Il r('gime dc:spotico poi ( ,·ero o larrnto che sia ) è. ehecchè :-Sl' ne diea . 1111 reg-ime <·osto;-:o.I Go\"nni a~!--O!uti ant erior i al ;)~~o n~bd~~~ -~: 11~1,r:~)1 1-h~·~ ~!e!~ ~~.f 1 /~ (ì:- 1 c1~)~~c~I ~,~:: ·t!c1:;;:i. 1 iq t~·~ l"n regime dC$])Otico non può vivere che di con11zlO1JC 1 di pomp,1. di glorin. fal:a;;i ma co,:tQ$H. Qnindi gu en c. impr c,:,ccoloniali. mi– litarismo , e poi ri\"Olte. rCJWC$$ÌOni feroci. e da nl tlmo uno !'.lato di incertezza, di timore , di continua appr c1~sio11(' 1 che è quello che piì1 nnoce al pro~rcRso economico e cinl c di llll popolo. Le · \"iolazioni della libcrta. irwoente dalla Borg·hc$ia a proprrn difc;,:a ~~~:~~--~ {e~~!a~ijt~~~~~~~~~i 1 1cs 0 J~i':cc~~1~;,~a.i1~ 0 ti~j,\~1~,c~f:ie\~; 1 ·;:.~: prietà, in bnlz('lli, in impedimenti nl la\'Ol"O O!1esto e fecondo . S.e <111.nquc la Borg·lìC~ia, nel cercare la difesa de' ;-:uoi inte– rc:-si particolari cont ro gl' intcre~s i egualmente par ticolari della, <:lasse ope rai,1. 11bbandona ad 11nn man o di politican ti affari sti g-l'intcrc;-:;-:i generali delln nazione , essa perde a:s:--;ii pili che non JlO!'.$agw1dag-nare. e da ultimo :-;eopre con l'esperienza l'ing·anno ~:o'i~f;:~ s::tòi,~~~~1'~~ ~i 1 :,~;t;tq~ ~:~ ;.ild s~~~no direttamente fa- Sono in Jtali •1 le co;-:c a qnesto pnnto"!' V'è una par te notevole dc\1;1 .Ilol'g-he,:ia italiana che ;,:i è conYinta che il despot ì$mO è il peggior si;-:tema di Go\·crno cd è dispo,:ta ad unir $i al popolo per riconqu istare le libertà perdute'? heraie~r Jl~~l~e11 f~:.z~i c~;~'~:i~ n 1~;lr)~c~:f w;~-;~~~,~ i~eu1f 1 d~::J:~ i1t r,~1~~: r:1 1 i~~~oc~~:rh~~ 111 t°o~ ;~~~~l1ib~~~~~ O o i~a3i 1 ~:~\ l 11r~1 .. ~~ :-.ente. in ltalin non c'è. D'alt ronde oggigiorno 1111 partito liberale puramente costit u- 52
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