Rivista Critica del Socialismo - fasc 9 - set. 1899

SCHIZZO I)' l'XO $1Tl)l0 $1.;l,l,0 :-TATO $0;) pnramen te cco1iornica della C'oi,tituzionc politica. allorchè rccln– m,rno la :-o:-tiluzion e allo Stnto di un'_.\mministrazionc delle cose: c.<.:.sinpponµ· ouo che l'influenza delle eoudizioni economiche di– ,·crrà co~ì prcpond era11tc. che si rcsping·crìt tutta l' antiea orga.– nizznzione della forza come 1111 elemento buono soltanto a, turbare il f1111zio11amcnto delle org11nizzazioui tccnithc delht produzione :-o<"iale.La loro forrnola è tolta iu prestito ai :-:au-;-.;imoniani. chi fL i 1 ;''. ps:;~l~:l \1 -,~~~~r~ 1 : ;~is;l 1 ~~ 1 :t: \'~~!~~·ola rf g~-!~:::;'j ll~~ 11 :~~laiia istruzione lcenica. Xon "'è bisogno di àttc11derc ciò che uscirà da una cataslrefe futura per studiare il modo rii agire delle ('ommis1-ioni lec uiche : Jlerli no ha 1110:;-:.trato che. in intti i paesi. si pensa a, confidare ad c:-se parti importanti dcli' Amministrazione. Il reclutamento di qnl' ste Commi~s1011i è di!li.cilc: si tli:-,ponc di d11C' mezzi: l'u no con– !-istc a fonnarr dei giov;)oi 'che a,,anzan o in carriera gera rchi– carnente. nell'altro ~i fa appello ad nomiui maturi. che hanno fa.tlo le loro prove. I :-en·izii pubblici o;i reclutano. generalmente. nel primo modo~ le g-n1mli intntpl'e o;l.' capitali stiche ;ldoperano mollo o;]H}Si-0 il o;eeondo per il loro pcr:-Om\le !'\npel'iorc. L'~ pericnza mo~tra che, qnalunqnc :-in il siskma adoperato. si riCi:CC. in c;lpo a ljllàkhe tcmJIO. ,:i formare delle organizzazion hurocra1ichc 1 clte ~i prefiggo no intcre.-;si per1'onali c. formano ,·ere cla:-si. quando il nutncro dei f1111zionarii è abba.<.:.tanza,gTande. "Nelle grandi Ainministn1zioni si tront sempre lo spi,.;to clrl'iCttle, che mette l'onore delle Corporazio11i mo!U) al disopra delle leggi della .'-lontle. Le i11famie inaudite rh ·elale clalrinchieo;t;i ~ulla fac• ccnda Dreyfu:,; non hanno altra causa che questo spirito. ~i è riurn.c,;ti specialmente mcnwigliati a vedere con quale unanimità gli nfliciali generali d'artiglicri.i e gli antichi allie,·i della scuola m;~~~fò. 111\~~n~\!;èi~~~~i l~~ ; ~i:-ci~ 1 i, I~ l~~:;i/:.·:.~at ~~lll~)~~!~~~T~ :. 1'. ~.;ii 1 1~~t:~~ 11 :~~~~\;~~1;:~lz~ 1 c~:il~~~~l~l 1 ;~e u g o~~;\~ "f ;::~•gi~:~~~ Il~ :-:to è par:-:o tanlo più strano. dacchè la vittima era uno dei loro compagni. Tutto :si 1-picga facilmente quando ci si colloca al punto di Yi1-tadello spltito dedcflle: si può sem pre insinuare un bir– bante o 1111 traditore in una Chie,;:n. ma è mest ieri che non si pos:-ano i-0spe1tarc i ca.pi di incrqm eità, d'ignoranza. o di mala fede: il prc-s-lig-io della :-cuoia politecnica anebbe ricen1to un gnn·e colpo se $Ì fosse amme:-:-o <·hc .'-lercicr. Zurlinden e Cantignac rng-ionantno com(' l'ultimo degl'irnbec·illi; qunsi tutti gli antichi an tichi allievi di qnesl:i cC'lcbre i-CnOlahanno qnindi prcr,;opartito per la menz og-na contro la \·eritfl. ()11c1-te co11siderazio11i ci mo:-trano lncontrn~tnbilmc11tc come la potenza organizznta. ;,a ha1-e ,li eonco r:-i e di selezione rig-oro~a. dcli(' ~cuolc, :-i lasci ;,rnidarc da' piì1 rnc:-chini intcr ~s::- i.pa! -sioni e pn::g-iudizii. azio;~f ~J:~ Ì:a ~:~n1i1'i\;~ ~~e1/;,~ z~ ,'/,~i\1::~~•io~~!, 1~g ~ 1 : n o;~~!/~.c)~f,: IN:ni<:n :-eria (come le ~ocictà fcrrodari{• ), ~i troni dté il sindacato

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