Rivista Critica del Socialismo - fasc 9 - set. 1899
!-C'll!ZZO n' c•.-o !-TCl)IO !'-l'l.J.O :'iTATO 803 piìt es:-c11ziali: la :-na nno, ·a nobiltà non hn nvnt o nt~RR\rna in– fl11enza1 il clero 8i è f'mancipato dulia di8Ciplina a cui <'gli pre– trndcvn 80ttomettrrlo. ccc. ~i comprc11dc dnnq11p che Engels i:::i Ria levato con energia contro le tcol'il• di Dll!ttfog, <'he ,·o\eva !-piegare tutta la :-truttma , speciale con la forza. lo credo che si pnò ;lft'crmare che in ncgsnn lno;ro si trova nna, differenziazione in cl;i:-::-:i1wodott,1 nnicamentcdnl\,1 forzn;scmpre qucRta è :-;ostenut.1, da di:-posizioni monili capaci di proll11rl'C effet1i dnr cvoli e di conRolidare i risultati acquisiti. I.e Rnper,-tizio11i hanno avuto, nei ~.1:~t_.g;:~n~ i t~ ;;ì 1 l :~ ìJ~~/;' ~I~ ~< ~ f ~~}~~:t~·o!!;:~.pondera n te per cri- Eng-c\s diee che In forza non è che nn mezzo e che il fine l· fondamentale: ma i fini dei depoRitarii della forza 80110moll-0 compJ(':,;:,:;i; pel' lo piì1. es:-i non :-;ipos:-ono indovirwrc: ma 11011 è lo Btes,-o dei mezzi con cui i riRnltnti acquisiti a poeo a pnco vengono l'011:-olidati cd entrano nell'inRitme delle i$titnzio11i. Ciò chi' ,·olevano g-li 110minidel\' 89 e"intcre:-;:-:a poco: è certo d'altroude ehc i fatti no11hnuno C0l'ri:-;po,;toallc loro<:.peranze; ma, è CRRenziale di ~a pere perchl• alcuui dei loro tentativi Rono l'alliti, pcr cltè altri ROno l'i<•Sciti. di dcterminnre in quale misura la HiYolnzionc em adattata alle circo:-:tanze. Se le idee 1·elig·io<:.e hanuo av uto 1111"infl11c1za s.pe11,;o decisiva. nel paR:-:alo. <:.ipuò dire che og-g·i le idee morali non eRcrcit:u10 un'azione molio minore. lo so bene che i ~ocia.liRti a.mano molto di fari.i bette delle alte idealità della hotgl1e.~ir,,- ma. è impo :::;~ibilc ~\:~e~·; i i;~ ~;à li<lll~•~~~~:;~Cltt;~ it~t~1~t°n~\f;? lr~ ;~:~I !.?o~;~'tl~~~. t;: i~.l'lr~ cauRe. che han110 indotto i Go,·erni a fare le n110Ye leggi. ,;ono • qnasi :-:empre difficili a ben analizzare, - in molti casi vi 80110 ,;tate rng-ioni di ordine molto ha<:.:-:o: gcloRie od nn<'he odii contro i capitnlii-ti inclu~triali; moti,·ì di tatlicu pa.rlamentare, il bi,;ogno di creare 1111apopolnrità ad un parti to o ad un uomo: - inolto i::.pe!'-~0 aucora gli autol't di 411c;;;tcleggi :-i ;;;ono inganna ti ,;ulJe vere con:-;eguenze dell'opera loro: infine al caRo del!e coalizioni pt1rlarncntari si :1-0110 cong-ìnnte. talvo\la , ogitazioni popolari che si sono eereate di ca\mal'C. Tutto ciò non ci ,.;piega la ragione, che ha fatto mantenere delle leggi. che erano state Y0tate RCnztt una perfetta con0Rcenz11di c;tusa: e che ha.- coRa ben più notc– vole-fatlo stiluppate quest(, legl!ila:Wite i1l 1M ~e,,r;ose,np,·e più libur,Ze. l!~ questo il vero problema; e non Io 8i può riRolrnr e se non che ripot·landoRi alle idc(' monili 1110Vl.'. che ha,nno preRO per punto di parle 11zn la riforma falla e che hanno cooperato ad c::.ten– aerne le con::;eguenze. _.\ finnco alle idee religiose {o snperstizioRe ) S,i tro, ,a110. nel pa<;salo. le idee Rnl\'onorc. S,n\la purezzll del sangue. sulla. fedeltà al capo: iuUo ciò ehe Ri collega alla nohìllil. 11 patriottiRmo c0<;Ì pnntighoso dei popoli contcmpofnnei Remhra derirnre dallo S,te.~::;o stipite ~ociologico del pregiudizio nobilinre. I R0\dllli franC'esi del 1794 RÌ credevano rnolto superiori al Roldati della coalizione, che cs.:-;icons:.idcra.vano come miReri schia,·i. fanatizzali; C'iRiRoloerano
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