Rivista Critica del Socialismo - fasc 9 - set. 1899
Jll\'1:-,iT.\ nunc \ ])EL ~O(T\1.1 ... .\10 uuiamL che gli nl!-f:Ornig-lino,c·ioè con dcgrfote,·t'ssi. til'lle JJussio11i, dei p1'P/Jhrdi.-ii. I risnltnti 111ondi e g-iuritlid dello R111to :-;oni)r~senzinlrncntc i11dctermi nn1i: <'~~idcri, 11 no d11 l modo in cn i sono iwprc:-;sionati i ~T11ppi f:Oci1di eh,· diriµ-ono \;1 forza; f:OllOc·o1itingcnzc. che non po~:,0110 entrnrc ncllu definizione dell~ ~lato. Qn_Cf:tO è q_mrnto , ·t_, di YCro nelle teorie dcg-li eeo nomi st1 e dei f:OC111li::ti. he11chè c,:-;eabbiano il torto di for troppo rif:nltarc l'infl 11c11zn deg·\'interef:si. Xoi f:iumo talrnlta meraYii,rliati, og-g-i. di ,·edere quale im– portanza gli f:erittori politici <lell'antid1ità 111rnc1tonoa quef:tioni. <·hcci ~cm brano :--eeondil!'ie ncll' edueazionc ; gli è che per Cf:si era Cf:SCnzinlc d' i111pr1drr11iirsi di ti,tt' i SP11ti111e,1ti del foncinllo per creare nn:1 :-ocieth 1111fo11}(rtic11111e,1te virtuof:a. Ef:si sapeY<.1110 <·he :soltanto ;igcnclo inccf::-:;1ntc·mente sui se ntim enti dcg-li nomini :-i pnò dirig-en· lo ~la1o in 1111aYia etica; que1'tn non potrebbe r-i.•m!ti1ro dal\;i Co:-tituzionc politica : è mesticl'i che Y('!lff!l dete r– minata dnll' edncazio 11c. I dottori crisi inni han110 :-(:g11ito, q1iaf:i tulti. h• te:-i elci fil01'0fi antichi cd hanno mo:-:trflto l'importam;a , d'un poter(' f:J)iritual e incaricato non solo di ed11cai-e i t,!'ion:111i, <.·hef:aranno chiamati al Go, ·erno. ma anche di Yigilare sni eo– :--l11111i degli nomini di Stato. Ogg-i molti :-;torici tl'ndOllO ad abbassare l'importanza , della . influenza dei c;ipi di µ-oYerno: que:-:tn reazione crn ncce:-sarin x~~;~·lh~,J~.;; ,~::~1 ~ 1 Ìit~i d~i :~e~~fli~: ::~ri:~~-i;;~i J~:1~, 1l~~.ìg~i 1 t~~~1~ nella pratica non si vedono i diversi partiti an11cttere un' im– port;inza di prim'ordine al fotto, che un dato uomo occupi nna 1 )0:-izione pr C\)Onderank nello_Rtato? Og-n11no:immette che la pi1'1 )Olla costitnz1011c del mondo nnporta pochif:Simo, finchè essa non {'applicata da nomini che lrnnno i'ientimcnti capaci di farle prodmrr– g·li effetti sperati da' f:uoi rondatori. Xon f:i pnò atfrontarP 1H'f:S111ia questione politica f:f!.11za ricscirc ~empre all1l s.tef:f:a eoncl 11!'<ione: la, Yita dello Rtnto dipende dalla 1m1niera con cuj è maneggb1ta la forza; quef:.ta è uno f:.trnm cnto indeterminato, di cui l'cffe1to risulta dal :-:istema dcgl' intercRsi. delle passioni, dei g-iudizii dei gonrrrnnti. 1.·indètenninaziOIH: del In forzn ci f:J)icg-npere hl, ~i trova tantcl difficoltà <i clas~ifieare le forme politiche; qnestc elui;sifiche s0110 :-(•mpre Cf:teriori e non riesco no mai n definir(• i ri:-nltati ottenuti dai vnrii Go\·erni . L;na delle più singolari è qnel\,1. che :-;i limita :1 disti11g11crc i C:overnì Rotto il rapporto del numero di pcr:-;onc. c·hc protitt;rno dei v;rntag-gi: bl monarchia. l'olig-:ucha e la de– mocrnzia dittCriscono q11a,tlita!h:r1menl1', ma le g11alitii, proprie (Ji quc:;ligonrni non sono indicati nelle definizioni. che se ne po:-;:::ono dare. L'esperienza ha mostruto che la forz;i di <.·onqHif:.tatorif:empre vittoriof:i non basta a creare delle istituzioni e che la creazion0 d'uno Stato esige molte eircost anzc f.wore,·oli; f:i CSJ)rimc ~pcsso questa tesi di('endo che ln. forza non può nullu doY' essa non è ndattn nlle condizioni f: t.oi -iche. i\lalg-rado la :-m1 on nipotc1w.a Xa– poleonc non è riui'icito in parecchie delle opere. che eg li f:timant
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