Rivista Critica del Socialismo - fasc 9 - set. 1899
JHSl'OSTE ALLA );Q~T!l .\ i~CllJE~T.A ~Ul CO,\TTI l'OI.ITl('J 'i!l] « Atteso che prcgi11dizia,Jc è il rnezzo . col quale :-i deduce, che, a,vendo ccs!>alodi aser \·igore Ja, legg·c rn lnglio 189-1-, no11 pos:-a pili proccder::;i pel fallo incriminato. « Atteso che fondato è Li motl\·o. \ « Trornndo si col ricor:-;o il procedimento tuttavia nel periodo di azione, ces::mto il vigore della, legge eccezionale 1!.1 !11glio 189-1 sui pronedimenti di pubblica.l?,icurezza.pcl decon·ime11todel ter– mine prefisso, improcedibile diventa il fatto da. essa, co11sidcntto eomc rea.to . JI principio null1t11t crimen sine lege è applicabile non soltnnto nel ca::;o in cni la, legge posteriore dichiari che il fatto dalla legge prec.si: :;te11tc rilenntu re;)to più tale 11011 sia, ma.anche quando una legge sottoposta a termine, cessi, pc! decorrimcnto di esso, di arn r vigore. Il deconimento del termine. che segna bt eessazione dell'efficacia della legge, ha lo stesso valore della. legge !~{j~~r!;e~~•1;\~~•::~{1·,~~1.,è,t~~c;:~~~i~.iJ.~~'.!:~die~~,{~[f;~ffi~~el:~ ~~ ~ lo è quando que..<:.bt \·iene a.pcrde i:la per lo elasso di esso iJJso j(1ct1J f't iJJSO jure . Un reato non può esistere $Cllza, la legge che lo pre– Yeda.. Or ai fini penali tanto è ne{'cssnrio che la legg·e che lo pre– vede imperi nel momento in cni è commesso il fatto, qua nto nel mon1ento i11cui il faLtodeve esser punito, poichè si 1mllum , c,·i11w,i sine lege, nulla. voe1u1, sine critnine. 11 principio della. 11011 retro;,tt– ti\·ità della legge pena.le , coutenulo nel!a. esscnz;t medesima. ùel reato, imporltt noocssaria.mentc siftltlta. eonseg-nenza. « ;\è \·aie obbietta.re che per lcg·gi a termine tis:"-O de\·csi rite– nere ,·irh mle la. loro prorog-ahilità per la pn11ibilitàdei fatti com– me::;sial tempo del loro vigore. reprcssi postcrionnenlc. poichè con ciò s.i sw1turerebbc t11ibtqua.nta. l' efficacin dei ienniui. che prefis:"-i,di\·enlano condizione della lcg·it.timiUi dei prOv\·edimenti, circoserivendola nell'orbita de::;i g·r1a.ta. I.e circostanze di luogo e di tempo :"-Ono ele1nenti e::::-enzialidella legittimità degli atti, e 3!:/;~i~gi~~;t;i~~~i, c:~ll~~~i~I! · sZ~~eilp1i;i,'.;,~1;~;~~1~ 1 a1~ 1 gc~ 1 :"-i<~1'.·t~tt ht \'a\idità di tutto ciò che si compie in c.<:ecnzionedella legge. Or sarebbe assurdo. che, ill ma.ncanz;: i.di umt esplicita dlehi<H?– zione di J)l'Oroga per la. punibilìtà dei fatti anteriori anche oltre il termine, ::;ido\·e!-.sees::;apresumere per un conccllo virtllalc ed implicito. al solo ::;copodi nou ln:::ciare irnp1111i\o un fallo . che quando fn commesso costituiva . reato. :ion basta il momeulo delht eonsumnzione del fatto a costituirlo reato, m,t occorre che tale e.<:SO sia anche nel momento dcll;t :-m.tpunizione . la, prorog<t di queslo momento non può es::;erc nè implicila,, nè sottinles..t ma de,·e essere esprcssct, poichè co11tro il fa.tto preciso della ce:"-sa– zione dell'efficacia della dispo~izione pnnit.inl, pel termine decorso, non vi pOti:"-O11O essere induzioni. « Per questi moti\·i, bt Corte ca.. -;sa senza, rin\·io. )lo Ad11nqne coloro che erano liberati condizionatamente . se, po– :-;teriormente al 31 dicembre '95 o al :JOg·ingno '99. a,ve:"-scro te– nuto cattl\ ·a condotta, non anebbero dO\'uto essere rimandati a.Ila colonia, perchè mancava. la leg-g-eche ne prevedcs:"-eil reato; e ciò, sia per l'Mticolo l del Codice J>cnalc: « Xcssuno può essere
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