Rivista Critica del Socialismo - fasc 9 - set. 1899

Il. .\l.-\'1'111.\ lù~JU E JL !HH)ll/,!U ì8J in commercio po:::sono tonnare og-g·ctto di colltralto ,,, quando ,-i lrathL del contratto matrimoniale . il conlrntto per il qua.le 1111 nomo e nua donna . si privnno della massima fra le loro facoWi. della mas:--inrn fra le loro libertà, del rnas:--imo fra, i loro diritti. il diritto alla libcrlà del proprio corpo , il diritto ali' amore - l'amore. come funzione fisiolog-ica. e come esta.:::idella psiche, una, co:-.uqnindi. che, secondo mc, non dovl'cbbe e:::.:::erc fra quelle che <ipo:::::;0110 formare oggetto di contratto►-quall(\o si Lratla di qucslo contratto matrimoniale, quel rnedcsinrn legislatore 110,i,.;o\a,rncnte no,i si oppone~ come fa per tulti gli all1·i contra tti diminuenti la libertà di disporre della JWOJJl'Ì<L per:::.oua o dei propri beni - non :-.olamcnlc uon si oppone a, che si faccia a meno di stabilire 1m termine . di sta,)Jilire il c1nattere di le111JJ0rarietrì alla, dtirab.~ di gneslo contratto: m1t egli :-.tc:-:so. anzi . prescrive, dispone che tale curaltcr-e di lernpornrietà 1/0il, possa essere dato al contnitto . 1ca cg-li ste.;so. ;)nzi , prescri,·e che tale conlrntto debba esse re eterno, che il matrimonio debba essere indissolubile. Si noli la estrema incoii~eg·ucnzn, e giuridica e leg·nlc, anzi leguleia: il con– tratto llì<!trimonlale è - al çont rnrio di tutti g-linitri contrntti - · irrescind1bile anche nel caso che uno dc' contraenti YCng,1 pub– camen le meno <t Hll0 o a tutti gli obblighi che. contraendo. a,·e,·;1 i{\e~b~tg::;1~h~11~ 0 !11~~~~iil~~1/\ 1 ;:u~:~- 1 ;. 1 1f:"1(t~~1;b;t;~~~~~,\!e~f~1~t assis~cn1.n, fugga di .ca~a con un' arnanlc e pianti la moglie coi figli 111 miseria . AJ1che 1n quel caso, la indi:=::-.olnbililàdel rnatri• monio è sacra. Il contrnUo è irrescindibilc . Là è tutto il male. iiig·nonl .\lozwni: ed è a quella distrazio11e del legislatore che bisogna rimediare. E il rimedio mi pare così logic,nncnte 1iecessario. opporsi al divorzio mi semb ra, cosi ·ignomi11io:c:aoffc:::a- riJJeto - a!l'umanità e (ci~ che, per imo studioso, piì, importa ancora ) alla logica, eh~ non 111:c;isto nel parlarne: .tanto pili che la egregia . :::.ignora i\lozwm è già del mio 11n-iso: tanto più che oramai la pubblica coscien za è g-ià così persuasa della ncccs,.;ità di qnes 1a inuon11,ione nel nostro codic0 civile. che il rimedio tenuto lontano dalla porla 1\i c<.~ sa nostra è Wih 0ntralo dalla finestn.1. Oramai è noto in gra zia di quali caYilh la 1iuon1 g-iurif)pnHlcnza ha ammesso che due coniugi italiani po:-;sano divorziarc11\l'estero: attraverso al diba,ttito d\ c::nl:';l:rimaste e che rii:nanauno celebri, per i nnoYi principi g-rnridic1 amme ssi e.per J nomi cospiclli delle 1mrli i11teressa.te , a.ttra~·ers~ a g-rad11al1piccole conce:=:.:::ioni, ;wei~do mnmesso che 1111 c1Hadmo straniero, sposala una donna italmna, potesse poi divorz_iare all'Pslero ,:.~condo la legge del proprio paese, e }JOi che. nelle. 1dentiche condiz10ni, il diYor.zi.onon occorresrn fosse pro– nnncrnlo all'estero ma, potesse addmttnra essere nnnne sso da un tribullale italiano, e poi che non occoncsse il marito fo~se uno i-Maniero , ma bastasse che egli fosse stranieri:,rato, attraverso a, tutte que ste tappe. :-.i è arrivali alla e:--lrema conseg-nenza che ho

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