Rivista Critica del Socialismo - fasc 8 - ago. 1899

736 Rt\'ISTA CRITICA DEt. SOCtALISllO presenti le condizioni di equ1lihrio (domn.nda e1I offerta) ci mostra · fa elisione dell'ane.rnm ento della de~ressione. Infatt i poichè il decremento del protitto è deriv:.1.toda un mag. giore S\·iluppo di forza produtti"a., si a.vnì una maggioro copia di prodotti come risultato . )fa .aumento di prodotto vuol dire dimi– nuzione di pr~zw. E ridm:io11e di prezzo significa n.11mento della domanda., che influirà sui prezzi di nuovo e ne determiuer.\ un rialzo necessario. Supposto che il ri:\.lzosi fermi ali' n.ltezza.JJrccedente, non provocher:t 1>ii1il fenomeno contra rio della. riduzione di richie.st: 1., Ma prezr.oe costo stazionario indic,1.110 profitto stazionnr:o >. IJunque rax– visat.'\ in tali ipotetiche condi1.ioni la forza produttira non riuscirebbe a deprimere il sa.ggio di pl'ofitto (1). Queste condizioni i1>otetiche souo anche fittizie, e l'Econo111Ì \politic:1.che giuo..:a come di scherma con queste C<'ttegorie di domandtl cd otfort:\ raccolse il sonnute sd('f~'llO di Marx che la disse Economi<,1,;olgare. li principio motore della societ:\.economic:i. capitalistica appunt o }Jerchè è !ti concor i-en7",.'\ che per noi ~ l' 11.ttributo inerente alla stessa. nozione d1 merce, cioè Ja competizione di capibtli e C..'lpitali, elimina ogni qualsia.si influe,11.a J>ieua e genera le del potere di consumo sullt, produzion e. Il La– Urioh per aderire fl queste idee, deve avere inclinato a supporn, che l:t teoric:1.della co11correnza. possa discendere drille ge11er:1h leggi della domand:i.ed offerta , ora ri\'estite di pomposi p:i.lud:\ment presso qt::ell'edonismo, che almeno come concepimento generale, è proprio ull"antites1 con lo spirito del sistema marxista. Jnvece credinmo clic la teoria scientiticn.dellaco ncoiTenza possa. solt:1nto discendei-e dalle condizioni pur:~mente obbiett1vP, struttu– rali, tecnologiche delfombiente capitali :ltico in ispecie, e mercan• tile in gener:ile. La società cfLpit:.1.listic:1.è proprio il c..<t.pO\'Olgirneuto dell'ord ine logir.o di sus.segue1w.n. degli atti natu ra.Il e sociali di produ zione. "Non è il consumo, cioè il bisogno che regola la produ– zione, ma è la produzione che determina i fenomeni del co113urno Eppér ò è chiaro che ad ogni maggiore copi,\ di prodotti sussegua una maggiore richiesh1. G. B. Say, con la su11. troppo immeritata – mente famosa piramide dei consumatori, ave,1.mostnito gralicamente r.ome il Jlrezzo discensionale .;,Jn.rghi il consumo, cioè numenti la domanda. i\Ia è un vizio logico ,·isibifoisimo fare, come gli econo– misti correnti, un conto simultan eo e coutemporaneo delh offort'l. che deprime e della domanda che eleva il prezzo di m1:1.merce qualsiasi soggetta a con~idemzioue. Siccome è indifferente logic::\– mente ritenere che una merce amnenta.tt~ di copin sia pii1 offerta. perchò più copiosa, e più domandata, perchè il potere di .:-onsumo si accresce, cosi si cade nel sofisma stmniss imo di considerare come cause separate quelle che sono due momenti d'una causa unitaria. 11 prezzo è disceso. Afa è proprio uell' atto della sua disce.<:1a che era crt>sciuta la domanda . L' influsso della domanda si è spiegato (lJ Lab. - La teoria del Valv1·e, pag. ::'813.

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