Rivista Critica del Socialismo - fasc 8 - ago. 1899

l'Jo'R li'.\'. r·ROORAmlA m :1 ]•ARTl1'1 1'01'01,,\ltl (jfll Sta bene che vi si pro,·i il Merli no, il quale te'ld e all'assorbimento dei due partiti nella. comune funziooe democratica., perchò crede alla collaborazione de' varii ceti e al concorso di molteplici im– pulsi a.Ila trasformazione della società : ma i nl:'lrxisti concepiscono diver&'l.mente il Socialis mo. •--e i\Ji consent.'l. la franc hez1,a. l'amico e collabor:itore Leoni, mn. il suo ragionamento mi sembra un esempio :1.Ssnistruttivo di qncl dottrinalismo, che ci impedisce di ,·edere le cose come ~ono, solo perchè non corri,ipon<lono alle teorie che ci siamo foggia.te . Socialisti e repubblicani lott.·wo msieme, e, dice il Leoni, sta. bene, ma non de,,ono avere un progr:unma comune, <-he indichi quello che si propongono di operare; insieme, salve le finalità ul– teriori di ciascun partito. B pure, quì a B.oma repubbli cani e socialisti un programma co– mune lo lnnno avuto, per le recenti elezioni n.mministrative. rn dove non lo hanno avuto, si è \·erificato un ca.so strano (benc hè forse sia passato inosservato), che gli elettori democratici hanno votato una. lista cli ca, ndida.ti , n.lcuni dei quali a\'evano uo progra mma, n.ltri un altro. Fortuna che tra il programma. amministrati\'O socia– lista e il repubbli ca.no corre poca differen7-'l., altriment i quale a.fii– da.mento avrebbern arnto gli eletto ri che. vincendo, avrebbero ,·e– iluto tentata almeno l'attuazion e delle idee, per le quali a\'enrno dato i loro \'Oti a quella. list.'l.1 Io sono comin to che se le recenti elezioni nmministra.ti, ·e sono riesclte cosi fa,·orern ii ai partiti po:lo!ari, anche in paesi dove non si sperava di scuote re l'ignavia dei pili, ciò è avvenuto : in primo luogo, per la _gran de impressione che ha prodotto sulle masse l'u– nione di socialisti e repubblica ,ni, sicchè li popolo ha il.voto per la. J>rima volta. forse fede nei suoi destini; ed in secondo luogo, perchè i socialisti hanno forrnul:1.to un progr.1.mrnapratico contene nte pro– pos~ di migliora.menti in favore non sohme ute della classe operriia. ma anche della piccola e media Borghesia . Se è cosi, è opportuno continu:1re per questa ,·ia., e, appros– sima.ndosi le elezioni politiche, presentare al paese un })l'Ogrn.mma di radicali riforme eeonorniche e politiche di interesse generai(', e<l attuabili prossimamente da.Ile forze unite di repubblicnni e socialisti. - M,\ i repubblica.ni , non }lOssono volere rifor me economiche rndica.li. Essi dov-rmmo difendere gli interessi della Borghesia.contro il prolct1triato in un ·prossimo nne11ire. fo sono co1H"intoche i repuhblicani, sotto peni\ di cessare dì esistere . debbo110 sviluppare molto il loro progrnrnnrn. di riforme economiche d,tllfl J)ilrte della clnsse opernin e del Socinlismo. ~·e \'ogliono axere con loro le moltitudini, occone dre s'i ncorporino molta p:1rte del progr:1.mma socialista.. Ad ogni modo, poichè i repubblicn.ni liauno nrnnifcstato piìi \'Oite (,·edi a.rticoli di tJrb:ino Urhn.ni nel!' lt alia,, riportati in quest..'l.

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