Rivista Critica del Socialismo - fasc 7 - lug. 1899

67o RIVISTA CUITICA DEL SOCIALISMO mando oon essa un solo organi~mo oosi che quand, rendo alla divina :\Iente ciò qhe le spetta, egli r6nde pnre a\l'intelletUI um1.no ciò ch'è ~uo, e si governa in tutto secondo l'uno e l'altro concetto. QuasU brevi brani, ohe fissano abbastanza cli,iaramente il ooncett:,oinformatore dell'opera loro, spie– gano suffioiènte,nente le simpatie del Fogazzaro. Questo libro però, come non quellv Uelle A11cen.11ioni Umane di cui scri– vemmo su queste stesse pagine, è sotto vari a.spetti importante. È certo ohe non si può che raramente convenire nelle conclu~ioni clell'A.. specie quando a propo sito dei fenomeni spiritici, cioè meglio psichici, tenta darci come tanti altri una f.lO\nzione spiritualiit:&; ma non si può negare che d11lla sua pro.sa balzano vive le figure dello Zauel11t e del lWSmini e .!'onochia– ra.oH•nt..e esp,,ste le lorn opere. Ma dun que è un volum6--di crit.ioa? No, il vocabolo è forse troppo sùperbo, perchfl il Fogazzaro fa.. un po', come di– rebb e il Grnf, di critica sent iment nle. Ora il critico non è itn ayitat01·e, nè un apt.J.~to 1,), non è predicatore, nè un moralista: è un esperimen – l<itore. Giuseppe $ergi. Leopardi al lume delù, scienza - Ed. Remo Sanclron' Palermo-Milano. 1899. M. L. Pat rizi. Nell' e-qf.etica e n~lla scienza - Ed. Remo Sandron, Pa– lermo-Milano, 1899. A quanti sono spettatori o cooperatori di vicende intellettuali non sarà certo ignoto il clamoroso dibattito, suscitntosi tempo fa nella ricor– renza del centenario leopardiano, E' necessario o no, si doinandavano al– cuni, analizzare la personalità dell'artista, specie quand o questa sia tale prodot to degenorativo da non subi re l'influenza cli,ll'ambiente, per com– prenderne l'opera rl'arte o viceversa? :N'o. rispondevano altri opponendo vuote e melense declamazioni. voi fate inde.7no e di.9onesto seernpio delle no<>treglorie. E la critiCa psico-antropologica, esaminando al orogiolo della scienza la degene r..azione pe<>simisticadi Giacomo Leopardi, subi il batte – simo del fuoco. Questi due libri, nati - oompletament.o il primo, in parte il i.econdo - dalla polemica leopardiana, si completa no a vicenda: l'uno, quello .:!el Sergi, !ibro di rioerche; l'altro, qn~llo del Patri:1.i. di critica. L' illustre professore di Roma ohe si nella conferenza oome nell'articolo ~ul Leopardi aveva semplicemente aooennato, adombrandone sinteticamente la lunga analisi, alla malattia dell'infelice poeta, l'ambliopia percettiva, trova in questo volume nuove oouferme a\\e sue interpretazioni, rioavim loie... dallo Zibaldone e da f'rancesco de Sano\is, La parte completamente nuova di questo volume è quella che analizza la oompos:ii.ione lirica leopardiaua: nè se ne deve fare meraviglia , ohe in nessun altro, come nel poeta di Recanati, la degenerazione - appun to perohè i fenomeni degenerativi non subisoono alcuna influenza dal concorso de' fatti sociali - è rispondente

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