Rivista Critica del Socialismo - fasc 7 - lug. 1899
BIULIOCR!f!A 665 rias<>ume i figli, e nel breve speoohio d'una famiglia si riflette l'im – mflgine della famiglia de' Ill)Strigiorni ,. Cosi sor·ve l&valente trndut– tr ioe, signora Emma Bognen Conigllan i, nella prefazione, di oui ha adorno quer,;to important issimo volume. Il libro del Legouvé , mentre risponde a: nobili ed alti fini dell'edu – cazione familiare, serba una nota geniale e dilettevoltl. Non è ohe noi vorremmo si trascurassero gli studii più prvfondi della pedugogi&i tut– t'altro! - solamente crediamo ohe que;sta sia la form11.di cui dovrebbero rivestirsi le opere di psicologia e pedagogia, ohe si proponguno vincere il misoneismo delle nostre famiglie. Il Legouvé, il novantenne direttore nel- 1' Aocademia Francese, ha saputo traspo rtare ne\l'etioa tutta la festevo– lezz&profusa nelle sue commedie: egli, scrive bene la t.-aduttrice, studiando i rapporti fra genitor i e figli nel secolo che muore, fu filosofo e psicologo, E' una speoie di filosofia intima, dì pedagogia tutta praticn, popolare e do– mestica, forte e serena, semrn. toga e senza cattedra, ma anohe senza pe– dnnterie, e in cui, alla verità ohe convince, è alleatA. l'arte che ci rende piacevole di rimaner convinti. Ed è un libro, soggiunjt iamo ancora, quasi rivoluzionario, chè, malgrad o le numerose trasformazion i di tanti istit.nti dul nostro secolo, non tutte le famiglie si sono rese c08Cienti di quella irnport.antissima dei rapporti fra padri e figli: si vegga, frA. gli altri, il bellissimo capitolo su la tenerezza e l'autO'rilà. La !'!ignora Emma Boghen Conigliau i, dirnentioavamo, ha sapnto volgere nel nO'>troidioma questo volume, senza sminuirne la grazia tutta france se. E noi augnriamo ohe quest'opera, ohe in ]~nincia ebbe nume– rosissime edizioni, fu adottata dal Ministero della Pubblica Istruz ione per le biblioteche scolastiche . popolari e per le l'onole normali, e Ficeltafra i premi della città di Parigi, s'abbia fra noi lo stesso coro di applausi. tJ. CA IVANO. Pau1 Lapie. - lA J1t11ticepar l' Eta!. - Edit . F. Alcan, Paris 1899. f: nn libro importante nella sua originalità, un saggio di quella e mo– rale sooiale • ohe va acquistaudo sempre nuovi cultori e va producendo una e«t.esa Jett.eratura. Il Lapie, ohe insegna filOMfia ali' Università di Renncs. prescindendo dagli attegginment i che le odierne correnti scienti– fiche nssumono di fronte al vnlore del\' e ideale sooiale ,. ne mostra la reale eflicacia operativa nulla duplico forma, di teleologia e di tecnica, di fine e. dì mezzo. Ma mentre l'ideale scar,urisce a vriori, la t.eonica è il risultato della ragione e dt!ll'esperienza. Cosi egli, formatu il concetto tlello Stato siccome l'organo della equità intercivioa, fissa in relazione al ooncetti astratti della Giustizia tutta la grande trasformazi one ohe lo Stato moderno è chiamato a subire .. Nelle vednt.e i11tornoalla natura dello Stato , egli confnta le due SC';.lo]etiche dello Stato: la imli\'idualistica e la statista. Ma il suo esame ll<'n desce completo perohè non affronta una critica delle dot.trine mate,rialistic he per cui lo Stato è- l'organo delle classi economica– mente superiori; nè ddle dottrine edonistiche per ouì lo Stato è un corpo strettamente economioo, estimabile nelle ::mefunzioni sotto il gn1eral ... ,aJ– eo\<,dei piaceri e delle pene.
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