Rivista Critica del Socialismo - fasc 7 - lug. 1899

IUVl:STADF.J PERIODICI 659 Il retroscena economico dt11arivoluzione crist iana. - ·A. Chirao - Hum. ulfe· magg. 18!:JU. - La Repubblioa romana eonobbe e· tollerò le as:ooi11zioni popolari e le -confraternite religiose anzi queste, piit che tollerare, protes .~e. Sotto l' impero le confraternite si moltiplicarono specialmente sotto forma di società funerarie; ma le corporazioni di mestiere organizzate da Nnma dovettero scomparire. Infatti aceant,o al piccolo commercio e alln piccola. industria, ohe prosperavano, v'erano in tempo di pace per i grandi lavori pubblici le legioni romane. Quando il sistema delle grflndi e011qui– -ste immobilizzò alle frontiere le legioni, e le loro vittorie riversarono in Italia. tutto un popolo di sohiavi, il lavoro subì una evoluzione, poichè --quello degli sd1iavi a,;sorbì tutto, di modo che al tempo di Nerone il la– voro libero non era più ormai ohe un sogno, L'impero romano conobbe una crisi analoga a quella che ai nostri ..giorni è raprese11tata dall'assorbimento dellt1. pie'Xlla industria da pBrte della grande industria, della piccola bottega da parte dei grandi maga:.1zeni. Naturalmente questo as;JOrbimento non avvenne neppure allora senza tentativi di reazione, e senza uno sforzo disperato da parte delle associa – -~ioni popolari; quindi cercò ostacolarle in ogni modo, o almeno sorvegliarle rigcro~amente; ma le meno sorvegliate furono le più numerose, le associa– .::.1ion funerarie. In queste appunto i cristiani ,;'insinuarono. Chiese, cC'llegi -eorporazioni, divennero presto sindacati del lavorn e degli interessi, o -oovperative di produzione e consnmo. Gli sci,;mi stessi nvn furç,no che concorrenza d'interessi, e ad essi si ·devono le invasioni bai-bariche. Ora tutta questa vasta organizzazione non fn che il risultato di un libero accordo. Creare una chiesa e nello stes;,o tempo veder affiuire nei taber – nacoli le ricchezze fu una cosa normale, ai pl"imordii del Cristianesimo. La chiesa segreta ereav11.intanto la sua gerarchia ed il suo gr)Verno, che malgrndo le nuove lotte sono ancora oggi in piedi. G. Sorel. - L'etica del socialismo - in Revue de Metaphy.9ique et de Mo– rale, maggio 1899. Il Sorel rintraccia nel .socialismo contemporan«o due c,mcezioni etiche "'Opposte; una del diritto naturnle, l'altra del diritto storico . .Inspirata. la prima alle tradizioni della borghesia liberale ricollegante si alla rivoluzione francese, non dà che risultati neW1tivi, e la sua azione è solo distl-ug– gitriee. L'rdtra sviluppatasi sotto l'influsso di Marx pone i suoi principii nello stndio delle condizioni sociali prodo tt e da.Ile grandi _industrie e l'o– pera sua è rivolta all'organizzazione degli operai per l'aiuto reciproco, per la resistenza comune, per la cooperazione, e ad una insun·e,1:ione contro le. gera!"chia e la p1·oprietà, cei-.Jando imporre alla società futura i principi che .sta elaborando. Constatato che dvpo Marx pochi hanno tentato di dare un'interpetr,1,

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