Rivista Critica del Socialismo - fasc 7 - lug. 1899

CROl'sACA SOCIAr,E 653 stham (200.0'.)0 abitanti), ha deciso d'intrndurre la giornri.ta di otto ore per tutti gli operai, che sono al sen'izio del Co– mune. - Nella Nuova Zelanda una legge del 1. novembre 1898 con– cede una pensione di 450 lire nl massimo ad ogni indi\'iduo, che risiede nel J)aese da 35 a.nnialmeno e « che ani\. menato vita sobria e rispettabile , . - Il Governo danese ha elevato a due milioni e mezzo di co– rone la sowemìo ne annua pt:>r il servizio delle pensioni opemie. In virti1 della le~ge 9 aprile 1891, ha dritto a pensione chiunque, al– l'età di anni 60, si trovi, senza sua colpa, nella miseria e non sia stato condannato per vagabonda.ggio. La spesa per queste pensioni è fatti~ da' Comuni: il Governo vi contribuisce per la metà fino ad un certo massimo. - L' idea di un accordo internazionale per una legislazione del lavoro dove\·a, com'è risaputo, essere discussa. il 5 maggio 1890 a Berna, qna.ndo l' impera.tore di Germania la fece sua convocando coll3: nota •~ febbraio 1890 a Berlino i ra.p1>resentantidi va.rii go– verm. Ln. Conferenza di Berlino però non approdò a nulla, perchè i Governi ritennero impossibile adottare norme uniforme circa il re– golamento del lavoro e fal' dipendere la loro 1·ispettiva. legislazione da pa.tti internazionali . L'idea risorse a Zurigo nel e Congresso internazionale di pro– tezione del lavoro• (22-28agosto 1897), nel quale fu votato un in– vito ai Govel'lli pet· un ufficio internazionale di protezione del la.– voro, da costituir;;i appena dichiaratisi concordi soli tre OoYerni. Benchè però già un anno prima (1° luglio 1896) il dipartimento svizzero dell'industria avess~ diretto una circolare a.Ile Potenze, e due di queste avessero risposto affermativamente, altre due in modo non precis..'tmenteaffonna.tivo, ma favorevole, pure la. COS.'\ non ebbe seguito. Nell'a utunno del 1897 l'i dea si riaffacciò al Congresso inter– nazionale di Bruxelles per la legislazione·a tutela del lavoro. I convenuti, concordi nelrutilità di un ufficiointernazionale da fondarsi da.i Governi, differivano nel concetto delle sue funzioni: taluni lo volernno destinare a mere ricerche scientifiche e stati– stiche, attiri s' impromettevano da esso riforme pratiche. Il Congresso non emise nessun voto; ma, finito il Congresso, molti congressisti si riooirono a parte, e, preso atto dell'impossibi– lità. di costrnire un ufficiointernazionale, che fosse l'emanazione dei Governi, proposero un· Istituzione pri\'at.a. ~,u deliberata infatti la costituzione di una Società. interna.zionale, e furono incarica.ti tre membri doll'a.dun:Lnza per redigere lo Statuto. li hworo fu condotto a termine a.Ila fine del 1898; e il pro– get!? di ~tatuto fu sottoposto per l' apprO\'azione agli aderenti dei varu paesi.

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