Rivista Critica del Socialismo - fasc 7 - lug. 1899
li, SOCIALISMO E f,.\ l'EORfA DELLE ltAZZI:: [181 rami dellecaste (siossific:ino) in corporazioni•. Questo passo ani-ebbe certa.mente strnno sesi tratta ssedi una vera eredità: come crndere che delle conrlizioni::,toriche abbi:1.110 impedito all'eredib\ di produrr e isuoi effetti fisiologici 1 'rutto si spiega. a.l contrario quando si pens..'I. al– i' eredità appa.rente. - Io riconosco però che ~larx probabilmente non ha pens:ito a tale di'ltinzione; le sue conoscenze fisiologiche sembra.no essere sta.te molto ristl'ette, e la psicologia era scono~cinta iu Germ:mia al tempo in cui egli studiarn; egli non sembrn. essersi dato allo studio dei filosofi Inglesi, che a tempo suo hann o tanto lavorato a perfezionare la psicologia d' ossen,azione. :-:t..""\ndo ni risultati senza cerca.re di dipuunre le cause, l'eredità apparente non àifferis.::eaffo.tto da un fenomeno naturale . - Le influenze che agiscono sul fa.nciullosfugg-onoquasi sewpre all'osser– vazione n.nche più attenta ; gli effetti di questa influenza spesso non si manifest.'l.noche troppo tardi,'luando noi non 1>ossiamopii1rav– \'icinarli nlle c:iuse èhe li hnnno generati, noi vediamo questi ef– fetti confusi alle ml\nifestazioni dell· i<ltinto,e ~iccomequeste ultime sono difticiliss!me, !:lifinisce per confonder tutto e per riferire tutto alla costituzione organica che il fanciullo hl\ ereditato fhu suoi genitori. Non è dunque da mernvigliare che ì\Jni-x preoccupato unica– mente di enunciare un risultat o ·che non avern potuto analizzare, abbia 1x1.rlntodcli' eredità delle qualità, nel modo come ha fatto. Gli accade SJ){'SSis.<~imo d'introdurre nei suoi scritti delle spicga– zi Jlli se<luceuti per h1.loro semplicità, che egli ha trovato nelle sue letture, m:~ che non ha. seriamente verifica.te. - Cosi non si S.'I.a. quali fatti veramente egli pensavo. qui. quando parlani della tra– sformazione delle caste in corporazioni: egli non ha dato uc83una indicazione nell!e note: io credo che egli abbia puramente e sem– plicemente 1·iprodotto ciò che egli a.,·ern letto in qualche luogo.... Non bisogna annette re una troppo grande imporb.1.n1,a a ciò che egli (lui dice. * * * Anche il sig. Le [fon non si preoccnp~l.cho del risultato; non cerca. di dare u11·interpetraziono Hs'.ologicadella i-azza(1). Qualunque sia, dic"egli, la ra1..zache si prende a considerare, sia dessa.omoge– nea o no, bisogna sempre considerarla come una ra~za artif;ciale..• Razze naturali non se ne trovano piì1.s~non che presso i selrnggi. .. La maggiore parte delle razze inci\•ilìte non sono oggi che delle razze storiche. Che esse ,.iano state formate dalla natura o dallo. storia.. ciò non importa >>. Egli scri\·e altrove (2): « Razze siffatte si fonuano, allorchè un popolo, comprendendo elementi di origine (1) Les loi1t p.'lyhcofogiques de l'ivolulion des 1.1tuples;3a ed. p. Hl. (2) Psycologie du Sociolisme, p. 162.
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