Rivista Critica del Socialismo - fasc 7 - lug. 1899
HtAXCESCO I.I' ASSlSI 63& Cosi dalle tele di Zurbara.n traspare tutta l'intluenza del secolo XVII in Ispagna. 11 S. Francesro in pre.gftiera consen•ato nella pinacote..if1. di Mona<-.o è un bel tipo di alabardiere intelligente fatto monaco, un Fanfnlla gion1.ne diventato fra.te. Se si dimentichi del– l'altro quadro il titolo: S. Francesro ,,wrt-0, m,i ci troviamo da.vanti a uua. &cena in cui il ·nostro spirito si ru.ccoglie, preso d:i una. si– lenziosa meditazione di morte: quasi come devasto in fondo all'in pace del terribile convénto tetro e pauroso, tr.. 1. un.::, solitudine arcana. il cappuccino, il suo sguardo spento conserrn qualche cosa, di sinistro, giace disteso sul suolo, lungo, rigido, dritto, il capo presso un teschio, s01>ra un U'golo, le mani giunte; due ceri ardono ancor::i.,ultimo segno di vita, di luce fuggit:1.allo sguardo del mo– ribopdo, ultimo segno di gent.e fredda e se\·era. partita in silenzio pel coro a mattutino. Quest'opera che si conserva nel musco nazionàle di Mfl.drid è, senza d11bbio.di una gra nde profondità di pensiero e di suggestio ne ma ben lungi dnJ ricorda-re la dolce e patetica ,:ce11:idelle ultime ore di Francesco quando chiamato a sè frnte Angelo e frate Leone, questi vennero a lui e con le lacrime agli occhi dovettero into– nar e il Cantico del Sole : Altissimo, onnipotE'nte, bon Signore, 'l'ue wn le Jandi, la gloria, et l'onore Et ogni benedictioHe. · Laudato sie, Dio mio Signore, Cum tutte le tue oreature Spetialmente messer lo frate Sole Lu quale jorna et illumiua noi per lui Et elio è belln et radiante eu111grande ,iplendore Da te, Ahhsimo, porta significatio ne Laudato si'. mio Signo1·e; per sora luna et le stelle: l n celo lt> 1111.i formate <..illreet belle. lAudat,o si', mio Signore, per nostra matre terra, La quale ne sustent a et guberna, ·Et produce diversi fruoti oon coloriti fiori et erbe. t hen lungi dii.I ricorda.re In. commovente mestizi:.1, di Fr[tncesco quando aggiunse altri versi sulla sorella morte, dicendo: Lauda.to si', mio Signore, per sora nostra mo1·te corporale Da la quale nullo homo vivente po skappare Guai a qm,lli ehe morano ne le pe<'cata mortali Beati quelli che trovarnne le tue sanetissime volunt-ati ]{a la. morte seonnda noi farrà male. (1) Un'openi d'arte completa., che meriterebbe di star .}degnamente accanto all' A.ngelus Domini del Millet, è la tela del Benouville (1) • •rune beatus Franeis cus licet esset infirmitatibus plus solito praegravatus tamt:1nex iis verbis visus fecit novam !aetitiaw mentis in~ dueere audiens sororem mortem sibi de proximo imminerc et oum magno fervl)re spiritòUSlaudavit Dominum dieens illi : - Ergo, si placet Domino
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