Rivista Critica del Socialismo - fasc 6 - giu. 1899
568 Rl\'IS'fA CRITICA DEf, SOCIA1,JSMO la incongruemr.a tra valore e rata di profitto medio permane. Ma • quest a incongruenza, osserva iMisamente il Giuffrida, è una perturbazione, e nelle scienze esatte non si vuvl ma.i considerare una pertur bazione calcolabile come la confutazione di una legge •· In un capitolo suc;3essivo il Giuff rida discute intorno alla Posfaione ideo/.Jaicu del valore nella dot!l'ina mm-."Ci.~ta, coB acume davvero originc1.le . Gi:\ nella prefa:,done aveva os~ervat.o a proposito della derivazione hege– liana del marxismo, che in Marx di hegeliano non vi è che la posizione logica rlella struttura economica, il nesso tra questa ed il processo storico . In questo capitolo, ora, fa una critica rigidamenl.e filosofica dell'econo – mica di .Marx e mi d~10ledi non poier, per tirannia di sp11zio,seguire l'au • tore nella sua dotta disanima, dopo la quale niuu.o può non rimana· con– vinto ohe l'autocritioa marxbta - anche per quella parte da taluni rite • nuta co! !~erri esolusivainente economica :- deve essere d'indole tutta SO• oiologioa. Cosi - noto per inoiso - da niuno, ch'io sappia, è stata rilevata la. importanza sociologica, ohe è dote della teoria. ;narxistioa del valore, per riguardo all'evoluzione economica; solo l'IEngels ne f.,, oscuro ed incerto cenno iu quell'ultimo suo !;Oritto (Neue Zeil, anno XIII, N.17J ohe il Giufftida, forse a torto, criti ca severamente. Altro pregevole capitolo è quello in cui l'autore si occupa della Ca– duta tendenziale <lel saggio <lel profitto. La critica, dopo l'esposizione, è, an– che qui, breve ma succosa., limitandosi I' A. ad osservare: 1. che la caduta dei profitti ben lungi d'avverarsi , secondo un moto rettilineo, si verifica ritmtioamente: 2. la ragione della co·ntinua decre-<oenza,oltre che nell'au – ment.o sistematico del capitale costante, abbia a. ricercal·si uell' aumento dei salar i per pressione esercitata dalla classe la~ora.trioe. Segue lo studio dei profitti commerciali, degli interessi e profitti d'in – trapresa e della 1·endita. l\J.a il libro qui risente, come per riffesso, delle condizioni stesse del Il[ volume di Mar~, lasciato, tanto più si va. oltre, in peggiori sbozzature ed in trattazioni sempre più incomplete. Come cri– ticare a tal punto l'opera del Marx? eso!ama giusta.mente l'autore, _non senza, ad ogni modo, rilevare ohe < Marx nelle nltime parti dell'opera, non è cl1e un economista classico •· CoRcludendo, il libro del Giuffrida - oltre che essere una rivelazione di un giovanissimo ingegno originala e i::agacemente critico, costituisce un importantissimo contributo, non agli studii marxisti solamente, ma a tutta l'economia in genere, la quale tende ad nn'orien tamento verso quelli. Esso esce inoltre, dall'orbita esclusivamente economica e rivela nell'au – tore quella. vasta coltura necessaria ad una. concezione complessa degli studii economici, la critica e ricostruzione dei quali, fuorviando infine dalla vieta unilateralità ohe ha sinora informato le varie scienze sociali, deve es– ser fatta con iukndimenti più 8ooiologioi ed anche più filosofici, pe)ìchè essi risultino più rispondenti alla realtà. L'aooa.demia Pontaniana di Napoli, premiando questo libro ha fatto davvero opera buona e saggia ad un tempo; e diJO buona, pP.r l'autore, sa.g~ia per la scienza. G. l)E GENNARO.
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