Rivista Critica del Socialismo - fasc 6 - giu. 1899
BiBtlOGRAt'I.-\ 567 ohe quest.o -~chema manca anche nell' opera stess n del Marx, lasciata in sem– plice primo -abbozzo, oon molte lacune non interamente colmate dalla rie– laborai ione dell'E11gels, il quale, come egli stesso dichiara nella prefazione fedele anche in oiò, ha volnto limitare il compito ~uo, là ove occorrevano a • oonclusi oni ohe fossero il più possibilmt'nte intese nello spir ito di Marx stes8òo •· Ma il merito indiscntiLil e del Giuffr ida consiste nell'i nterpretazione data alla teoria del valore e nella critic a fattane. Delineata pri1ua la genesi del pensiero di )larx attraverso la storia eoonomica, fa una corsa nelle varie souole, senia lusso eccessivo di erudii ione, ma con mirabile conci– sione fino nl H.ioardo, Ji cui il Marx si può considerare quale l'erede, il oontinn>1tore della teor ia del '"alore-lavoro, ed a.eeen11a le varie critiche mosse dopo la pubbli oazioue del primo yolume. Ma il IH volumP. del Capitale, dimostra ohe 11 Marx, allontanandosi da quel prin cipio oonmne alle diverse souvle economiche, intende • il prezzo oome qualche oosa d1 sosta nzialm ente diverso dal valore •- E si deve a ciò se agli aouti oritioi - Lexis, Sohimdt, Fireman, \Volf, Lorin, Stiebe– ling - non riuso! tro va.re 111. svluzione di quella contraddiziou..: ohe SA• rebbe tra !11, legge del valore - nel senso oomune - ed il generale sag– gio medio del profitto. Ma .Mar.x non si llmita allo studio analitioo del solo atto economico isolamente oonsi<lerato; egli stu dia integralmente tutto il processo dell'eco– nomia, come l'•stronomo ricava le leggi, p. es. di gravitazione da tutta la di– namica celeste, oon le miriadi di perturbazio ni. Le merci singo larmen te consider ate non siscambiane secondo il tempo di lavoro socialmente neoe:osario, ma secondo il loro prezzo di produzion e, cosi vien meno, in realtà, la trnsforn1a:i1ionedel valore - nel senso mar– xista - in prer.zo; ma « la somma dei prerlr.\ delle merci, per le vicende• \"Olicompensazioni, è uguale a\:a quantit{!. di hworo in esse contenuto ; ab– biamo, quindi, una ooinoidenza finale tra prezzo e valore • dalla quale de– vesi desumere quel saggio generale wedio del profitto a cui si debbono adat– tare tutti i capitalis~i. Di costoro, quelli che • producono un plusvalore più alto del medio, non si appropriano ohe di pute di <1uestoplusvalore, oedendo il ~est.o gra– tis ai consumatori, mentre i oapib,.liflti, i quali otte 11gono un plusvalo re minore del medio eleva no il prezzo dei loro prodotti in misu ra superiore a quella. che non comporti il plusvr.lore prodott-o. I prezzi di produzione non coincid1mo con i valori che nei soli oasi ellC~:i1ionali in cui si sia in presenza di capitali , aventi unn costituzione organica media, ehe sfrutti1,o il lavoro ad un tasso di plus\·alore medio •, i qual i casi sono evidentemente in num ero addirittura spnrutissimo. La legge si effettu:i., dunque. solame nte in questi oasi eooezionali ed il fotto che essa viene contr:i.,11!-tt:i.dail'immerts1~ maggi vramrn.degli So&.lllhi, fece gridare all'assurdo, al 11•.111 sen,10, alla mistificazione e Del valore a oui le merci non si vendono, nè possono vendersi mai - esclamav a il Lo– ria nel noto scritto sull'opera postuma di Mfl.rx - nessun economista r.he abbia fior di senno si è lllai oo,mpato, nè vorrà mai occuparsi • s~che
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