Rivista Critica del Socialismo - fasc 6 - giu. 1899

560 RIVISTA CRITICA OEC.SOCIALl.:;)10 seguito ? I proprietarì fon-1.iari, che profitta.no tanto delle t.asse, non sono d'ordina1·io degli accumulatori di l.lapitale: ed è dubbio anche, ohe essi ab– biano migliorato i proprii t.errcni. Gli app.rezzamenti di Andler sulla Polonia sollevera nno molte pro– teste: egli r,tiene che il mantenere la lingua polaooa in Posnania non ti favorevole ohe al clero, desideroso ohe sussista l'igt1oranza, ~ io sono dello stesso parere: in generale le ,>iccole lin.7,u! non sono buone: '!:ii vuole impt>ùire al popolo di partecipare ,li!e ..:orrenti della ooltnr11.moderna. Io mi J}f'rmettu di conmpletare in qualche _punto quello che l'autore ,lice degli affari di Fr,u1oia. L' 11.gitato periodo ohe va da -Sadowa 11lln guerra del JSiO fu do minato dal\' aspettfltiva di un conflitto, giudio:tto inevitllbile da quasi tutti i dirig,mti. Peraltro oi domandiamo tie il tutto si sarebbe potuto acoomodare meroè una rettifica. di frOijrier,1.nel 1867; la questione è di sapere sin dove Bismark poteva e ~·oleva andare: AuYersa e Magonza.oltre– passavano i limiti delle concessioni. che egli era disposto a fare; l'impera – trice Eugenia sostenne, oh'era meglio di non accettare nulln Essa voleva aspettare e si può dire che sin d'allora la guerra fu deci.sn , in principi o. dal gruppo che la circonda,,a . Nvnostante ohe An:l.ler pensi che a torto si è aoousata l'imperatrice di aver detto: • C' est ma guerre • io ho d~lle buoni ssime ragioni per credere che essa ha, effettivamente, imposta b guerra all"imperatore, che solo vedena il pei·icolo. S:i dimentica :.empre di tener 001,to di un fatto di oapitale importanza. Bismark era nmmitevolmente informato su tutto quello che accadeva alle Tuileries; fra gli uomini che lurnno ~aputo tutto quello che ~i progettava intorno ali' imj)eratrice, io pos.'30 segnalare i fratelli Bamberger , iì ban– chiere di Parigi e il deputatv te(le.,;co. In que.o.toperiodo il partito liberale francese ebbe una grandissima responsabilità; nessuno vide quello che A.ndler riconosce benissimo, cioè che dopo il 1863 la Prussia prevaleva in Europa. Il fatto era latente. Le rivali, l'Austria e la Francia, si pavoneggia,·ano d'una for-.lache più non 11pparteneva loro; ... bisognavfl ohe la guerra ne Ul0$trasse l'evidenza. 'rhiers non cessava di fare recriminazioni contro il Governo: e mentre bisognava iavitarlo ad un necessn.rio raccoglimento, egli non cessava. di denunziare la sua inazione. Egli ha avuto, pili ohe altri, uua nefasta in– Huemi:asul corso degli avvenimenti. In Francia si riesce sempre quando si accusa un gove;no di debo• lezza; l'esperienza recente dell'America istessa sembra mostrare che nei pa"lSi democratici le follie della stampa e. la suscettibilitll dei giornalisti senza vergogna esercitano più influenza ohe non esercitino le ragioni del– l'uomo di State>. Nel 1870 il ministro Olivier si era presto stancato e, quand o fu sul punt.o di cadere, la situazione divenne rapidamente gra,·e per il paese; tutti furono d'accordo per accusare Olivier di abbassare l'onore nazionale e questa tattica dell'opp()Sizio ne spinse il governo a delle risoluzioni fatali. llouher e Napoleone erano quindi partigiani delia J)noe; ma tutti i militari credevano ol1e la gut?n-J. sarebbe stata vantaggiosa; e Yi furono

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