Rivista Critica del Socialismo - fasc 6 - giu. 1899

LA TEOIUA DEL \'Al.ORE DI C. )IAIIX < pnrtec ipnzione del ln.voro accmnula.to ossia <lei capita le. » (1). Onde qua.nd' anc he il salario reale sia identico od anmcnbito, 11 salario relativo, come si è visto, \'a sempre diminuendo , allar – gu.ndo cosi !"abisso sociale che separ.i il lavoratore d:il ca.pib.1.list.'\ e rinfor/.ando la dipendem::1.del lavo ..atore dal copital e a misur,t clie progredisce l'accumnlazione capib.ilistica e va perfezio11:uido~i il macchinario industriale . ì\la un'alfra. legge ecouomiC'a ancor11, che non è poi che il ri– llesso dell'altra, cont ribuisce a rendere più misero il salario rela – ti\·o, cioè la legge che stabilisce In. correlni ione tra. lo s,·iluppo delle for✓.e produttive e la tende nza .alla aiminur.ione progl'essivn del tasso del }lrofitto, in seguito !l.d una costituzione Ol'ganic..'l.del capiti.de sempi·e più alta e quindi ad un!\ moggiore produttivit..\. del lavoro (2). Graiie a quest' ultima la quant ità. dei prodotti va sempre aumentando, ma la pal'te propor✓.ionale che pertocca n.ll' operaio v:1 sempre diminuendo in fora\ della tendenza della pl'Oduzione capitali – stica. Infatti il saggio del profitto è la st-ellfLpolare del capitalista, e per mantenerlo inalterato o perchè non diminuisca troppo, nulla. il capit'l.list..'\ la~cia da tentare, e tutti i mezzi sono buoni purchè concorrano ad un tale fine. Gli è pure per tale mot-i\'O che gli e– conomisti si sono sempre allarmati dell 'abbass:i.mento del tasso del profitto, essendo esso lo stimo lante delh produzione capitalistic:1. Nondimeno , secondo Marx, mai bisogna dimenticare che nel conHitto socia.le trionfa sempre colui che tro\'asi in condizioni piit fo.vOl't!\"Oli, onde il grado ren.le del sa.br io non è cosa che possa stabi lirsi a priori, in realtà derivando dalla risultante delln. lotta fra i capil'l.listi e gli operai, tendendo il capitalista a ridurr e il sa– lario al minimo e !"operaio nd aomentarlo più che gli è possibile. Ora, se il risultato della lottà dipendi! in parte dal grado di or– ganizzazione della class~ operaia, dipende molto più, come si Yide, dal rapporto tra \:i domanda di oper.. 'l.ifo.tl 'l.dal capit.'l.lee l'offerta. di lavoro degli operai, varia nte secondo il periodo e,•oluti,•o del– l'accumulazione capit.ilistica per rispetto a.Ile trn.sfofmazioni delh composir.ione orga nica. del capito le, e la espansione del mercato mondiale {3). Quando si facci:1.il pamgone fra le varie nazioni, può anche a.n-enire che la condizione relativnmente buona. in cui trO\'ansi gli operai constituenti t:a,·,w.ttaattiva del la,•oro, oltre da.Ila propo:·– zione tra la domanda e l'offt!rta di Jayoro (~tati Oniti dell'Americ:.1.), (1) Opuscolo di C. ~farx intitolato: S.1lario e e:q,:t1le edit.o dal!a Cri– tica Sociale. (2) V. (.)1Jpital. UJ. pag. 162. (3) Il Htlrnstt>i11infatti crede che una cri-ii gener11le sia n\l'.llto ,1[ffi. oile, e che siano rnre a11ofte le ptmdtt!i, atte~:i. l'impo1·tn.nlla str aorJina ria ciel mercato mondiale ciò che spiegherebbe il maggiore s,iggio d1ii s:ihu i e la len– tezza della prolet.<1.rir.zazionce della 0011oentralizz11zioncunpitnlistica. V. pure Capifol. I. pag. 281, seg. e Copltol . .!II.

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