Rivista Critica del Socialismo - fasc 6 - giu. 1899
5-W Rll'lSTA CRITICA DEr, SOCIAl,lS~IO Non occorre molta penet 1-:-izioneper ca.pire che una for1.a-la,. \'Ol'O qualsiasi, al pari di una macchina, si consuma più o meno a seconda della. durata. del lrworo. [!'na.giorn:it:i di lavoro di 8 ore, ad ugual e intensità, consum:1-111inoreenergia fi;:iic,1, nel h,·ora.tore di una giornatn di 12 ore. Il v:dore delle sussistenze, quindi, stret – tn.mente necessarie per ritornare :1.l!a forza-lavoro il vigol'e fisico perduto , è minor e per la giornata di 8 ore in confronto di quello relat ivo alla giornata di 12 ore (1). La stessa cosa a.Hiene {_i?Jando due giornate cli lavoro di uguale durata , siano dircrse nella intensit:l. del lavoro. Anche qui il valore fisiologico della forz,L-laxoro consumat..1-in un lavoro meno inte nso è minore di quello reiativo ad una forza-lavoro consumata 1>er1mln– roro più intenso. consum:rndosi in quest'ultimo certamente maggiore forza vitale. Gli è nppunto ad un consumo selllp1·e pili grande di forza-lavoro che portano le meravig lie dell' i11du.striamoderna, col– l'aumentata velocitA e numero delle m:1cchine poste sotto lo. sor– vegli:tnza di un!\ ::ola persona. E 1Iarx dimostra infatti che la in– ten,ificazion e del lnsoro si accresce g1·adualme11te in genera.le , a misum. che aumenta la. veloci!::.\. ed il perfezionamento del macchi – nario (2). Oll(lù la. maggiore densità. del la.\'OrO, ,correlativa allo sviluppo dclii~ gr,tnde industria., con ìsponde inoltre ad un tenore di \"ita.più elevato nello stesso consumo dei JH·odotti alim entari che forma.no l'elemento fisiologico del salario, oude ripa.rare alla mag– giore perdita dellii energia vitale del lavoratore . In conseguenza si J>Uò fin d'ora stabilire che lo SYiluppodella. economia capitalistica., fondandosi sullo sviluppo sempre maggiore del macchinismo, trascina seco inevitn.bilmente l'elentzione gra.duale del limite fisiològico della forza di lavoro. Non tl'a.ttasi, quindi, di un limite inferioi-e fisso, cosbinte, immuta.bile, ma di un limite che è condizionato d,illn. situazion.e specifica in cui trovasi il lavoratore; onde, pure trn.tbndosi di un Jiinite fisico, riman e nondim eno sem– pre soggetto al riflesso delle variazioni che a\'\'engono nello svi– luppo delle forze-produttive in generale . Se il limite inferiore del salario si è dimostrato di una gran~ dezz:i \'aria.bile, altrettanto e pili ancora a.n-iene per l'elemento sto– rico-sociale che eonco n e a cletenuinare il v:ilore della forza-lavoro. Questa domanda è condizionata. d,1-lmodo di vita tradizionale nascente dalla soddisfazioue dei bisogni inerenti alle condizioni so– cia.li in cui il lavoratore è situato . Non si potrebbe, per e.sempio, \1) Più il con.sumo della forza lavoro è grande, pili e grandi "Sono le spese di rip1u·Rz'one (Ca:1ital. l. pag. 73. Edizion<l francese }. (2) V. Capilal. I. p;ig. 177 o segg. Si sa che l C.'Lngiamentidi produtti – vità che influiscono sul v,dor e della forza.Javo1·0 sono quelli che si rife– riscono alle industrie i cui prodotti entrano nella consumazione ordinariil dell'operaio. Ai contrario. opii variazione 1lt!llll !Jrandez.za estensiva ed intensiva del laooro, 11todifica. il v,llore dell<, f(n·w-l<ivoro ste.<Js«, allor – chè se 11e accelera l'usura, il co11sum.o. (Capit. I. png. Z-2GJ.
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