Rivista Critica del Socialismo - fasc 6 - giu. 1899
,, 520 RIH :if.\ CRITICA DEL SOCIALl3llO , Questa mani era di concepire b qt,estion e sembrerà a molti, sped:1lmente ai mnrx isti appassionnti, metafisica. e teorica.: mentre im ece, sfrondata delln.sua forma un po' tra scendente, è molto prn– tica e positiva. 11 Merlino dice ni sociali!,ti itnliani: cbe cO&'\ vo– lete fare 1 Spingere gli nvvenimenti verso un unico e decisivo con– flitto finale accrescenrlo a dismisura il J>resente squilibrio dei r:1p– porti sol'iali; o modificare a poco a poco queflta gigantesca l'ltrut – turri d'iugiustizie, sotto cui geme il mondo 1 Affrettare ia ro,·ina della classe media e il supremo tJ-ionfo delle oligarchi e finanziar ie; o medianiz1,are a poco a poco tutti i ceti, tirare in alto moralmente e mat erialme nte gli umili e abbassare i superbi 1 infondere iu tutta In. società quell'equilibrio di benessere, di desidcrii, d' inter<'ssi in cni la giustizia consi~te 1 e Questione, a cui il Socialismo in lt alia., come nltrove, non sfuggirà. di risponder e. Se il tempo delln rispost11. sia Yenuto non so ; anzi il modo con cni il libro del "Merlino è stato accolto dai socialisti sembra indic.'lre di no. Ma i tempi m:-itnreranno e !a ri– sposta verrJ. , . Questo giudizio del Ferrero dovrebbe mostrare ai marxisti che il ~lerlino non ha. fatto che espl'imere idee che erano gi,\ nell'a – nimo d1 parecchi e clo"rebbe quindi indurli , secondo il mio modesto parer e, ad es.3ere giust i a suo riguardo. IJIUIA~O 01tBANI.
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