Rivista Critica del Socialismo - fasc 6 - giu. 1899
I APPENDICE - POf,E~IICA IJISSO[,ATI-m:m,INO 505 le libertà politiche; quando si intima a questo partito di scomparire per di~r luogo al < socialisnw vero•, e la intimar.ione gli è fatta. in nome degli int.eressi popolari, da. una. Rivista che si dice del socia.fonno, la quale esce fra il plauso di tutti i consena.to ri, com– presi quelli che ci incollercbUero al muro con quattro-fucilate, esce nel momento in cui il partito è travolto nella. raffica delle per– secuzioni - flllora. non è questione di critici.-..scientifica, o di dis– sensi di metodo, ma d~difendere la.vita stessa del partito. • Eper difenderla non era me~tieri di far gro~se polemiche scien– tifiche, perchè un pensiero scientifico proprio il Merlino non lo ha, intento solo a racimolo.re tutto quanto gli pare contraddica. - anche do,·e lo completa come forse è il caso delle teorie edoniste - il pensiero del Marx; e d'altronde il rara.ttere del nostro giornale non consente s,·iluppi larghi di disquisizioni teoretiche. e Keppure era il caso di intavolal'e polemiche di tattica le qual i richiedono un terreno comune, una comune mett. a cui tendano i disputanti, pur di,·ergendo circa il giudizio delle "ie opportune da battere nell'ora che corre. , L'un ic..'\difesa che in tali condizioni, nel momento attuale, coi mer.zi di cui disponiamo ci fosse consentita., era ed è quest:.1.:rom– pere l'equivo co e stabilire che COS..'\ siamo noi e che cosa è il Mer– lino. E a t:.i.ledifesa siamo lieti di :wer prMveduto. , Sappiamo bene che il Merlino può risponderci che egli non ha a.nito intemdoni maligne. Lo credii.tmo senz'altro. Ma le intenzioni hanno SO\"entepoco che vedere cogli effett i delle azioni umane . Sappiamo pure quanto egli fosse lont..'\nodal credere che il Go,•erno si interesMsse benignamente alh sua Rivista sì da metterla sotto l'amministrazione del Domanico. Il che non toglie che con ciò il Governo abbia mostrato di npprezzare, da l suo puuto di vista, la grande utilità della diffusione del socialisnv,vero, socialismo mer– lini:Lno. « Così mentre il ì\'lerlino ha tutta la buona intenzione di essere un eretico , non riesce a essere che uno spostato. e Spostato intellettua lmente e politicamente . Nel suo mondo in– tellettuale stanno le rovine del vecchio idealismo in un blocco cogli abbozzi informi di un positivismo frammenl'\rio e inorganico; nel– l'azior,e politica egli oscilla fra l'anarchismo bakunist:a.e l'opportu – Ìlismo }Jiù terr3. terra. Perciò cogli anarchici non JHIÒ stare, perchè vuol essere positi\"Oe prat:co; coi radicali non s'acconcia, perchè ama tenere in serbo la posa ri\"oluzionaria; i soci:disti non g 1 i vanno, perchè non sono abbastanza pr!'ltici nè abhastanza rivoluzionari. Vi– cevcrsil., YOrrebbe essere con tutti, ma di tutti si lagna. perchè tutti gli danno a vedere di non comprendere bene chi egli sia. E allora, egli per richiam::tre l'attenz ione del pubb lico e conquistarne le sim– patie gl'ida : io sono un eretico . Eh, no : eresia è parola troppo gr,u1de per essere usata a designare così piccolo accide nte personale .
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