Rivista Critica del Socialismo - fasc 6 - giu. 1899
I l.l~IITI nEL S0CJALJ$)10 -1:,ti sempre nella soluzione dei problemi sociali e talvolta. la detenni– na.no. . .... Prendiamo , ad esempio, il rliffi1;ile argom ento dei C..'\mbiiinter – naziona li. E' certo che questi non si possono in una società so– cialistica, regolare aa una Commiss:one inteniazional e, la quale mi– suri il va.lore delle cose secondo il nurne1·0di ore di bworo impiegate a produrle. L' equità <lei cani'>iinternaiionali - che pure de"· es– s-ere una delle finalità del socia.lismo - non si può ottenei-e !n questo modo diretto, ma si deve ottenere per altre vie. Chi conosce l'orgaoizr,azione attuale del merca.to internazionale - anzi dei \'arii merc.'tti, come quello del c:lffè, del grano, delle pelli ecc. ecc., - sa che essa è molto complic.'l.t~ied è determinata. non drdla volontà. ,.o dal capricc io del l' uomo, neppur e semplicemente dall'accumulazione dei capifali in un dato luogo, ma anche ilalla sitmtzione dei luoghi, dallo sviluppo dei mezzi di trasporto e da alfre circosLrnze simili. Non si }lOssonomutare queste circÒstanze, nè si pub illlpian– ta.re dapp ertutto il ,,a.sto meccanismo di Borse, mercati, docks, ecc. che servono al camb io dei prodotti da una part e ali' altra del mondo, alla determinazione dei 1irezzi, e alla liquidazione dei rap– porti di credito e di debito tra' produttori e i consumatori dei vari paesi. Ma l'organizzar.ione del commercio internazionale come quella dei LrMporti internazionali, è oggi, si può dire, in mauo a poche persone, le quali ngiscono segretamente, accaparrano i prodotti, si coalizl'..!lno,si comb:ittono, s1>eculano al rialzo e al ribasso e mano – mettono gl'iuteressi d'intere popolazioni. Or.corre dunque sottrarre i cambi internazionali o,J monopolio de· grossi capitalisti e speculatori: trasformare l'organizzazione dei grandi mercati internaziona.H, perchè tutti gli inter essi vi possano essere mppres eutati, pe1·chè si sappin. la quantità di prodotti dispo– nibili e la quantità di prodotti occorrenti nei va.rii paesi, e i camb i a\'l'eugano senza inganno, sen>'.afrode, senr,a sopraffazione, col mas– simo ,,antai:;gio reciproco delle parti . Uno dei principii destinati a trionfare in questa materia è quello del lii puhblicità. Tanto nel commercio internazionale, quanto nel commercio in– terno , la pubblicità s'i mpone e già si è pensato per mezzo di sta– tistiche, di rapporti consolari. di EsJlOsir.ioni, di ~lusei industri;di ecc. di rt>ndere pubbliche, e port1ue a conoscen7.n di tutti, le con– dizioui del laroro e i prezzi di ciascun paese. Uiò non ostan te, U commercio è ancorn. fonrf:tto in gran parte sul segreto, come un tempo l' iudustrin.. E all'ombra del segreto si commettono frodi, si organizzano monopolii e speculazion i, !'iordi– s..:ono fallimenti. ::s'oiriportia~o in altra parte di questo periodico
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