Rivista Critica del Socialismo - fasc 5 - mag. 1899

BIBf.10(:R.\flA 477 J>Olitieie delle virtù antiche e mo::lerne, veramente condotti eon moder– nità di crite l"ii. Dopo questo si può verame nte desidernre d11l Sighele, oome gli rimproverava du~ anni sono il l[ors elli. che abhand oni c~rte tenden ze o abitudini gio1·nalistiche, assumendo stile più severo e llletodo più filosofico. G. C,\IVA!'.0 La vita italiana nel risorgimento. - Bempornd - l•'irenze, 1899, L. 2 Quattro confere nze che nel lot•,:i insieme non di.spiacciono. - La prima di R. Boufadioi: « La politica degli Stcili Italiani dal 1831 al 1846 non soddisfa per inte ro, poichè ad una esposizione s~m– maria della :>0\itica dei diversi stati e statarelli itnlinni, segue, quando viene a parlare dell'indirizzo poliUco degli st :i.ti sardi, nn tentativo di ria– bilitazione del l'e Carlo Albe1·to i e ohe tale riabilitazione sin stato li..scopo ultimo del conferenziere non o'è da dubitarne, stante la predilezio ne ac– cordata all'argom ent-o dal Donfodini istesso . - Vogliamo peraltro alcune considerazioni ohe dovrebbero suonare monito al governo del nostro paese. A proposito dello persecuzioni politiche di Ferd inando I[ di Borbone egli dice: e La politica di Ferdinando II , come quella di tutti i gvverni persecutori del pensiero, p1·epara cosi a sè stessa gli elementi della soon• fitta. Nessuno sa dire che forze d'ingegno e che virtù di propaganda scompaiono pei supplizi politici.. .. • e più avanti: « E' una delle leggi storiche più consolanti - (quella <lclla reazione del mondo eh-ile alle per– secuzio ni del pensiero ), - una di quelle che si ripetono e confermano nel tempo. - E se il dispregiarla è cara ttere proprio dei regimi dispotici, che alle forze morali non credono e l'avvenire non cura.no, sarebbe fatale pei regimi liberali l'obliarne l'efficacia e la logica •· Più equo ed originale riesce il E'errero nella. seconda conferenz a : J..,a vecchio. Jlalia. Egli cerna di mettere in evidenza il car/\tte re soci:i.ledella rivoluzi one del 1818 : e carattere sociale nel senso che la gloria della ri– voluzione italiana fu di aver rotto in gt1errll oontro la trndizione locale. di aver p,n-tegg iato per istituzioni, idee e costumi forestie ri; per le fer– rovie, la grande indust ria e la vita a larghi costumi contro il modest.o, sempre uguale e o:r.iosovivet·e della. vecchia Italia, - e La Vecchia Italia, ignonu,te, allegra e pigra non è più; l'Italia vuol fars i più laborios a, più colta, più seria, più con;;apevole dei fini snpremi della vita~ . - Un racconto anedotti co. più ohe una fredda e compassata esposi• r.1.ione sto rica, riesce lo studio del Nitt i sul • /Jrig a,dagg io meridio nali! dii– ranft: i! regi·m,eborbonico. • H:i. peralt1·0 belle osser\'azioni ed è nel vero quando , anali:r.:r.ando le cause preclisponenti del brigantaggio, riconosce come causa pi-incipi~le la miseria. Ed il Nitti aggiunge laconicamente. e di queste cause nlt111nesono scomparse, qmdcuna ancora permane ~. - Purt roppo ! l\ ella 4. ed ultima conferenza e il Vescovo d" Im ola ~ E. :Uasi cerea di di.most rare sulla scorta di cenni biografici la miserico rdia cli

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