Rivista Critica del Socialismo - fasc 5 - mag. 1899
438 RJ\'fSTA CR.l'l'IC.\ l)EL SOCI.\LIS)lO p,<trenza dell'agiatezza . Anzi l':ibitmli ne <lel lusso - e del vizio - può aver messo tali radici nell'animo di un uomo, che senz'esilo la vita gli semb ri inso pportabi le. Vicc,•ersa, un uomo abituato n, non rubnr e, a non mendicare si la.scer,\ morir di frune piutto stochè ,•nm– met tere simili azioni. Le pel'tttrbazioni nelle condizioni di esiste nza, de,,ono nxer lunga duraht per mut..<tre la condotta. l'.Josicchè, concludendo, non si può disegnar e una, :-1ca\ proµ:res– siv:t ilei bisogni - nè assegnare 1111 limite al loro r-iviluppo. 'l'anto il ìimite fisiologico (sazietà, 1<t:u1chez11:a ecc.), CfÙantoil 11atnritle (fon.e nafur:-:tli,este nsione e procluttiv ità dl'l suolo ~cc.) e il sociale (rea– zioni reciproche fr:t gli nomini), souo limiti relativi e \'ariabi!i. I bisogni sono capaei t1i un:1. erolnzione indefinit:1.; soddisfatto l'uno, se ne affacciano !'lt1bito altri. sicchè, secondo I' nsserrnzione comune, pii1 :::ene sodclisfano e pii1 se ne hanno. Dond e si redo quanto sia , utopicn. • l'idea di coloro che credono in un:i fnturn. abbon dan7~'\.di tutte le cose, ta.le da riman er soddisfatti tutti i pos– sibili liisogni, cl:1.. estinguersi se non ogni desiderio negli uomini, nl– meno ogni attrito e ogni g3,n1.tra. essi. Nè meno utopica sein.bra. l'idea di valutare ad una stregun comune i bisogni dei componenti la, società, per dcte nn in:1re qn:tli devono fl.ver l:.l. preferomi:a. L' elemento snUbiettivo dei bisogni sfugge ,ict ogni d€termina ~ zione. Chi non sa che h.1stn che una cosa sia proibita, perchè e:isa. veng-:i desidP.rata 1 E poi i bisog ni \'O rinno continuame ute, e le r:t– riazioni loro ha,mo non cli rado u11' ns1>aiLrern clur:tt:t. .La vnrieh\ delle uttitu à ini, àelle capacità , delle situazio ni, àegli ndatbunenti, dei bisogni, e <111indidelle comhi ntu:ioni sociali è infinit.'l. Quello che ha. cre;tto l'i llusione di un adatta.mento unico ed universale. fond [l.to su le.~gi scient ifiche inconcu-i.<Je. di nna Sociologia e di un,t Morale che co,ffe ngano n. tutti i popoli e conteuga.no h soluzion e di tutt' i pro blemi della vita, e una volta raggiunt e, possano couserYarsi e dur,"Lre eterna mente, è il fatto che le condotte delle ,,arie cln.S3i e dei varii popoli si mnno ravvicina .udo per effetto del cres..:ere dei rapport i interso ciali ed int ernazio mtli , àei cainbii, delln stampa, della coltur:t generale. Questo fatto è innegabile. t inne• gn.bile che gli uomini, nel tem1>0 stesso che si a.datt:wo sempre me– glio all'ambi ente, si ven~ono coa.datta.ndo 3nch e meglio trn loro. Di quando in quando l'Umanità si sfor1.1tdi corregge re le de,·inr.ioni de' bisogui <l,tgli scopi foudamenta li ilell' esistenza {leggi suntuarie , moral e cristiana <li n.ssisteuza. mor:il e de' puritani, ecc.); ed infine non si nega che ci si vada sempre pili a.ccost..'l-ndo ad una condott:L razionale . r bisogni nel lor o sviluppo progr essivo vengono n. ~ni: Yitare intorno n.l centro di esiste nw•. Vi possono essere oscillaz1ou 1 di pili o meno lunga durata, differenza. e mriet.\ a·indi\·idui e ,1g· gregati . Ma il crescere dei ra pporti socia li e le reazio ni mutu e frt1, gli uomi ni genera lizza110 i bisogni, rint uzzanC\ quelli cbe si allon – tana no troppo <l:LI centro di esisten1..a, e com'erto110 l'abuso delle cose in uso conveniente e utile ali ' universa le. A. misura che l'uomo
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