Rivista Critica del Socialismo - fasc 5 - mag. 1899
I MO\"I.\IENTI DEJ.L.\ Ct•NDOTTA UllANA 437 quinrli si posm ragi onevoh 1enb credere chci i più pro.~simia questo 500po delJbano previtlere ai meno p1-o<1simi. ciò n1.'tHlirneno per In. lesr~cche ogni effetto si scp::Ha ad un diito momento d:tlla fllU\ c.'\n~:\o opcrn da sè, e può an che re:i~ire alla cau~t\ - avviene che le forine deri\·:itc dei bi,mgni i'lisnstitni;ico110::die forme oriµ:inarie; ::inzi I.i foria impulsi\'a, de' bi~ogni derirnti pnò andar e Jiuo a \"Ìn– c~re lo scopo genera le della. cond_ott:i e dar luogo :id atti co11tra.rii all:1.conservazione doll'esi3tenia .. E superfluo cit:ue c-sempii. fl piit orrio è 11uello del bi.:,ogn i di po,Heder ricchezza, il c1u:tle, in1lubiL'l.– wrnente deriv:1.toditi bisogno di v1\·ere, cli :iliment:ir.~i, e cn·sciuto p?r le iaf!ucuzecollat.! ra ,i delror gog·i?, della. v::w1tà,dell'amh iiiono, JHtò ,n-ilnppani :\ segno da es'!ere la r1cvheua.appetita. per s\ stessa, t.1.nto chlclo actp1i5ta.ta . non si u-:i, o uon potendosi ac'lms;t:1re, sì rinuuzii all·e sisteuza . 1 bisogni d'istruzione, di amore ecc. possono egu:drncnte di\"e11t:irfini prirn·uii ddl,~ condotta ; possono cioà es– s~re seutiti così prepot entemente. che l'nno si pri\·er.\ del cibo per acquistar m~libro, l'altro dividerù il tozio di pan lclche do\'ent ser– rire n. sfam:ir!o, con uno pii, povero cli lui. l bisogni di ~oci~lità, benchè deri\·ati. acquistano 11el loro S\·ilnppo un· intluenia prepon– deninte anche su quel10 dell:\ nutrizion e, perchè d:l essi nascono sentimenri e affetti, i qua.li J)l)Siono es::1erepilt forti dello stesso a.– more della vitn. li che si redo anche in parecchi a.nimali, i quali 1>erdel'1do il corn1xtgno di prigionia, ln.nguooo e muoiono. u~rto Yi è una cerchia. riitrdt :i di esistenzn.. entro !a qu:tle il bisogno cli nntriiiono previde :t tutti ~li altri: e In.progressione dc' bisogni aHieue rnedin.nte il p:iss.'l.ggio <fa' bisogni fondamentali a bisogui secondarii e derirnti. ,\b lo sd !uppo dei bi-sogni non avvien~ in una linea. rctt:1, ascendente. dal neceS.iflrio all'utile e d:t questo al l'lllj l'r /1110, 111: .in tntte le direzioni, :i. mo· d' irrugginmento. Dai hi ;.11~111 ,li uutrizione e di dife.'I:\ scaturiscono i bi'logni di comr1odo e di ,mp~1·iorità, e il bisogno delle cose che senono, in una data so ·ict,,~,:vl assicnrnr e il coroando, h supremnzia, e quello di portare certe insegne esteriori <liforza, <liautorità, di potere. Le combin:1.zioni soci:1.liportino ben i:resto l'uomo ad r~ppetire J)arccchie cose clie non li.inno quasi ne~rn11rapport o con !fl. rita (es. le d<J-.:ornzioui): e (l:teJ lt u.ppctiti po~sono ac1ms tiire tuttn. la foria ed etlic l~i:i imptiliiva. dei veri bisogni - Onde trn !,isog-11i,·eri e tittizii, n itur.ili e :iJqui!'liti. o tra. uece~rio, utile e s11pcrfluo, non v·è ml ·\ lino, uett ·t di sepM,v:ione. Ciò che all'uno è necessario, alra lko è sup erf\110. lt!cip1·ocau1:rnte i biiwgni non si restringono in ordine eHttamente im cr.:10:\ quello, in cui furono cont nttti. Se da uno sht -) d'nbboncbnz :\ rel:itin.1 l'uomo p:l.SSa d uno di penuria, egli non s~ npre ab\>andona le pii_trecenti sue abitudini di prcfe– renz·i :i.Ile pili i11,·~t1r,ite. V'è chi, c0'ltretto a rinunciare 11.dunn. p1.rb dèl st10 co1u11no gior n::iliero, rirlitJe piuttosto la sua razione <li pine che prirnni del tab:~cco o delr,1.lcool. E piit d'una. famigli:'I. ns :mcfatt:1.al lu,,so, si prirn del necess,1rlo pur di 11ousmettere l'a1>~
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