Rivista Critica del Socialismo - fasc 5 - mag. 1899

43G Rfft STA c1:rr1C,\ DEf, SOCl,\ IJS)lO ad nnn. !specie di C'1ndotb, che non di r,'\do si a.llonhn a da' prin– cipii di eq11it:ì. e di monilit:ì. gc ner,dmente riconosciuti. L'u omo progrede ndo nell.1. ,·ia delln civiltt\, impa ra nd ordina re i suoi bisogni in modo da ,·i,·ere il meglio J•Ossibi!e nelle coHdizioni, in cui si trov a. Unomo primitivo non h,1.che hiso'..!niimmedi,,ti Cll impellenti (a.ppetiti), e si serve per sorldisfarli delle cose che so110 n. porb Ja. delln.sun. mano. Il seh·a~gio si rirnpinzn lo !ltomaco e h. gola di cibi e cade ebbl'o presso gli avn.nzi del sno pasto d' un ~iorno, cui succede piit o meno lnngn f.une. Oppnre come il Caraib o, Cl:'(le la. matt ina. l:t ca pa nna per poi l:l. ser:1.di 'lpenr si per la. mn.nc ,rnz:i di un ricovero. 11 povero delle socieU conte1ftpr1nw ee ricorre n!J' a\. cool per compeu s.-1.r~ !a.deficienr.:i.<le!l'ali111enta,zione giornalier a ; ed egli a.ncorn pa.:i;la., benchè entro lind i ass:1i più ristretti. eh un ec• ces:10 all'alt ro. I/n orno nrirrna !e i1m'ce limita. il suo i:rodimento nt• tuale per prov rndere ai hiso~ni fnt.11ri (preYidenz·1): orclir1:1. b. SLI!\ condotta in rapporto, non g-ii\. :vi nn ,:olo bisogno, i! pii, im1wlle11te nel momento, ma in rappol'to ni ,·:i rii bi,:ogni, fi,:ici e moruli, che tgli :;:i è abit ,1ato a soddisfare, limit:indo gli nni per far posto ag li nitri. Cosi, in fatto di alim entaiione, egli Ri :1sterrfì ch i ciho che, Lcnchè appaghi il suo n.ppetito, fa <la.nno a.Ila sal ute (sobrietà); es i :isterr:\ pure da Lere o da nutn~iar molto. qwrnclo h:1, <h nttenclerc ad oc• cuprur.io?ii, c he richiedono p·uti col:tre .'Jerenit:ì rli mente (~i ricordi il divieto f:i.tto nel pas$it o :ti giudici di compiere le loro funzioni post prai ulùwi) o leggerczz:i. ed :1gilit:\ d1 memh ra. g quf\.nto al modi di sorldisfacimento s..:eglier:ì. qnclli che sono pii1 adatti a ci:i~ s-.:un bisogno, per potei' quill(li so,lcliRfare 1m nume ro matgio re d1 bisogni: vale a dire, si atterr à :1lla, if'ggo <lei minimo meu:o. Il 8elntggio recide l'all,ero per cogline il frutto : l'uomo ci,·ile si :1,:tiene od nlmeno ossen'a la ueces~iu rli af'ltener:'li. rl:1.!l' cs {l.nr ire con uno sfruttamento eccessi,·o h pr0<\utt irità del terreno, dell:1.foresta , del luogo di J)f'Sc:t, deJrnom o stes,;o. r bisogn i non solo u11nenhno di numero, ma nnche si ,,engon~ differemi: .i.nc !o e specific:1.ndo. TI hi.:io~no di al imentazione p. es. 81 converte nel bisogno di d: 1.ti al ime11ti - Noi non ci ncconcÌ[tlllOa cibarci di erUe crude o d"ir1sctti o di carni putrefatt e, come i no· R~ri progenitori :ilio st:it o selvaggio. L'ornn.m<J:-ito, cui t:tl uni uom ini ricor::1erodappr incipio per sem· plice vanità o orgoglio, dette poi luogo al bisogno rli vestito; qn~-'t? bisogno si 8pecifict secon do h et-\, i se,.,'li e le co!l(1izioni soci:i!i, non scnz:1. però che anche nell"nomo d'oggi _ e negli uomini delle cl:ts:si elc,,at e - ,:opr:~n int quel sentimento di ,·anità pl'imitiro, che li induce a far sfoggio di ri.-.:chezza, e quindi di superiorit:1, nelle Yestimenta. . Avviene an,zi qui co:1:, note ,•olissim:t: cioè che, sebbclle i bt· sogni e i deside r,i degli uomini sieno sempre rehti\'i al lo ~eopo fond ame nta le della conservazione e della. esp licazione dell:1. vita, e

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