Rivista Critica del Socialismo - fasc 5 - mag. 1899
!,A ~IJA ERESIA 407 listi dell'1l vrinti! ai rept1bblicani): e Noi vi aiute remo a man - giare il nemico; d?po ~i .eh.e noi vi mange remo ». . . D'altra. parte I soeialist1, quand o lottano per le hbert..\.poli– tiche, rimangono rigorosamente ne' limiti del proprio program ma.; perchè - come dimostra il lle rnstein - e come io a\'evo giA ,ietto precedentemente - la libert:.\ politic.'l.non è un accessorio, ma un elemento, e parte int egrale del Socialismo . -+· Vorrei a questo punto trnsc ri\·e:·e, pel' dimostr:ire come la con– cezione del Socialismo si ,·1ida rinn omndo n,ppunto nell'ordin e di idee da me indicato, un capitolo dell'ope ra citata del Berns tein (J vres1ippost.i del Socialismo e il còmpifo della denwcra.zia sociale), quello che trsi.tt .'l.dei rapporti tr:i democrar.ia . e socialismo. Non po:;so che accennare :1.lle idee pri11cipali che "i sono espo – ste - n.nzi solt.:'l.nto a talu ne idoo più cara tteristiche . Bcruste in non è :1.narchico. ha. com battuto anzi gli anarc hici ; ma la su:1.concezione del socialismo è tale che potrebUe servir di base per una conciliazione tra ana.rchici e socialisti. Bgli insomma ~l'itica. il concetto comune, secondo cui per de– mocr:i.zia s' intende un gove rno di maggioranr.a, forte ed onnipo – tent e, e definisce la democrazia per quel sistema d'amministraz ione nel quale vi sia. <( il mas3imo di libertà per tutti •· Il Socio.lismo non è, Recondo Bcrnstein, che e l'applicazion e inte – grale , del prin cipio di libzrtà. e L' indi"iduo deve esser libero - non gi,\. nel senso metafisico che sognano gli anarchi ci, cioè libero di ogni obb ligo verso la societA (notiamo che il vizio meta fisico non è sbto particolar e a~li :rnarc hici, m:~ pur troppo comun e a tutti i socif\listi), ma liUero dii ogni coercizione economica nel suo mo– vimento e nella scelta delln. sua profession e >. Bernstei n not..-i acuL-imente che e lo sviluppo e la prot ezione della personalit..'\ libera è lo s~opo di tutti i pro v,·edimenii socia– listi, anche di quelli che hanno un'a ppar enza di coercizione. Guar – da.urlo da ,·icino, si vedrà sempre che si tratta nella specie di una coercizione che deve ac'.!re3cere In. somma di libertà nella so– cie t.-ì, che deve dar piit, libertà. che uon ne tolga, ecl alla rgare In C!!rchia, in cui la liberti.\.si esercita. L..'l.legge che fi-:s.1, un m:ts• simo di ore di 1:1.\'0ro al giorno non è in fondo che una disposi – zione, che assicuri\ un minimo di libertà, una proibizione di ven– dere la propria libert à. per una durata super iore ad un certo nu– mero di ore al giorn o; il prin cipio cli essa, è dunqu e quello stesso, che ha ispirata la legge - approvata da tutti i liberali - che proibisce di alienare in modo durnturo IA. propria libertà. indi– viduale , . Il socia lismo - dice Bernstein - si potr ebbe definire un libe– ralismo 01 gani1.z.a.tore, ed egli e,•identemente concepisce la società socialistica. senz..'l. il pia no unico di produzione dei colletfo·isti, ma
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