Rivista Critica del Socialismo - fasc 5 - mag. 1899
406 ltlVISl'A CRITICA DEL SOCIAl.lSllO vi sia la tanto strombaz:,,ata irreducibi le opposizione trn tutta la classe operaia e fotta la Borghesia. E non \'' é. fmpcrocchè, se è verissimo quel che osserva la not.'I. ufficiale dell'Avcmti! a.Il'artico lo di e. m., che in ftalia un:1, casta. si sia get– tat.'\ sulla ricchezza nazionl\le e ne ahbin. fatto man bo.s...q. 'I., è però manife sto che questo s..'\ccheggio non può esse1·e permesso a tutti, n~ può dura.re eternamente - Una cast:i, cioè una frazione della BorghE'sia, ha potuto impinguars i a questo modo, e può ora. ricor– rere a mezzi estremi per conservnre il mal acquistato bottino. ~la. la. tr oppa ingordigia. di quest.1.casta a poco a poco tag lia i viveri, od alme no riseca. i guadagni all e nitre frazioni della stessa Borghesia e lo stato di violerw.a, che la ca.<it 'l governante ha. reso poco meuo che permanente, i frequenti panici df\. cui è aasalit.'\, la precarietà della egistem·.a che tra.scina IA nn.1.ione, tutto ciò cren. il malcontento, non trn.' soli operai, ma in tutta quella part e della Borghesia, che non vive alla gre ppia dello Stato . Fuori la breve cerchia del Go\·erno e dell'imm ediata clientela goveruatin1,, vive unn intera nnzione, la quale si compone di indu• striali, di piccoli proprieL'lrii, di professionisti, di operai, di studiosi, i quali nspirano ad un assetto nor male, ad una vita piì.1 tmnquilla , nd una cpur;\zione dell"ammin istrazion e pubblica. alla diminu zione delle spe;e militari e dell'on ere delle imposte, nl rispetto costant-e delle liberti\. sL'\tutarie e di una certa ele menta re ginsti?:ia, non fmise per altra ragione cho per potere in pace la,·omr e o commer– ciare o speculare a. proprio va.nt. '\ggio, senr.a esser chiamati a nio– tar a le propr ie t.'\.Sehe nelle mani del Governo, e ~enm. veder in– terrott o il la\'Orio de' proprii opifizii da' fuochi di fucileria,. Fin qui è e\·idcnte che 110n v'è n,ntagonismo fra l'interesse della cla.sse opera.in. e I" interesse di una notern le m3gs;iorfl.n1.a della Borghe sia, di quella Borghesia che è schierata nei partiti rli op– posizione al Governo (opposizione vera e costante che supera, le }>E.rsone dei Ministri e mira oltre a nuO\'Ì ordinamenti politici). Su quest.'\ identità pan.i::de di inter6$Ì si fonda la possibilità di un'azione concorde t-ra 1mcia,listi e radic.'\li in date ernnienze. Ciò che si chiama Borghesia - dice il Bernstein nell' opera sua or ora pubblicata -è una.classe composta di molti elementi di\'ersi. di molte specie di gruppi sociali, gl'i nteressi dei qua,li non sono identici e talrnlta sono opposti. Questi grnppi non resteranno n.lleati che ... se essi si vedessero egualmente minacciat i dalla democrazia soci:i.lista ,. Im•ece « molti element i borghesi si trovauo oppr essi dn. un altro lato, e preferirebbero far fronte contro quelli che opprim ono la classe operaia piutto sto che contro gli operai : preferirebber~ allearsi a que~ti piuttosto che a quelli.... Ma è un cattivo modo.d1 farseli alleati quello di dir loro - (come appunt o dicono i soc1aw
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