Rivista Critica del Socialismo - fasc 5 - mag. 1899

402 Rl\"ISTA CRITICA DEL SOCIALISl!O intendere un dritto formal e, un'eguaglianza politica, nel qual ca.so essa può andar congiunta alla piil ,·ergoguosa corruzione politica. L'autono mia amministrat iva però è più che un dritto formal e, essa è un principio organico, e benchè anche cc,n essa sia J)Ossibile la corruzione , questa può manifestarsi solamente come una devia• zione da quel principio, non come la sua legittima applica.zione e consegueul':a. La. democrazia, a cui agogna il Socialista è negati,,a~ mente l'eliminazione di ogni privilegio di classe, e positivamente l'attuar.i one dell'amministr~u-:ione nutono ma direttn. in tutti i dominii della vita pubbl ica. L'azione polit ica è un mezzo per raggiungere quP.sto fine, ma non è il solo mezzo. Date le divisioni, che egistono nella società. di qua.si tutti i paesi civili, e dato il grado infimo di coltura della mag.~ioranza della pop()lazione lavoratrice, l'azione politica sarebbe uua spada a dop– pio tagl io, se non fosse accompagnata,completata, e in molti casi addirittura corretta dall'organizzazion e dei lavoratori per scopi e– conomi-ci. Quanto più gli operai si rafforzano economicamente , tant o più e,si riescono ad amministrare dasé i propri intere ssi in proprie organizr,azion i; tanto più essi si rendono capaci di metter e ad ef– fetto il regime democratico nello Stato e nella comun ità, e tauto meno cedono essi all'oppressione polit ica. Senza siffatti organi essi sono al contrario sempre esposti al pericolo di divenire, per effetto della gara tra i varii partiti politici, che ambiscono ai loro voti, di divenire (dico) pretoriani. come av,·iene pur troppo anc he oggi negli Stati Uniti rli America. Nella misura in cui la trad ir.ione blanqui sta ispiri\ il movimento operaie., noi pos.,iamo 093enare dapp ertutto germi della stessa tendenza a Yantare e adular e le moltitudin i, att ribuendo loro tendenze e idee che la maggioranza dei lavoratori, a causa delle deplorevoli loro condir.ioni presenti. non può avere, e a predicare l'espropi-iar.1one per mezzo dell'azione politica. ~fa la massima che l'emanc ipazione dei laYoratori dev'es– sere opera dei lavoratori, ha una portata assai maggiore che non sia l'act]uist,, della dominaz ione politica per mezzo del proletar iato agen te (jUal partito di classe. Essa signiflca fra le altr e cose che gli operai devono dirnnir capac i di eseguire la produ r.ione in asso~ ciazione; e supporr e che essi imparino ciò come classe, per mezzoi della sola azione J)Olitica, è cosi gross.olnua supestizione, come il cre– dere che essi semplicemente ln.rnrando nella fabbric.-.'l. si educhino ad esser buoni cittadini. Eo. BERN STEIN, No'a. - Non st rà. forse inutile rioorda t·e in qual modo i blanqui sti intende ssero praticamen te la rivoluzione, I! Partito (s' intendi! il loro) c~mincia d1tll'impadronir .~i Gel pc.tere: og:1i grnpp o locale procede llella sua loualità a quoc: .stapre.sa di pos..,l !S.sv , oo.stituendo,;i iu potere riv oluzio– nario locale I! nomina delegati a' di\·ers i uffici. Ciò fatto, si arman o gli

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