Rivista Critica del Socialismo - fasc 5 - mag. 1899
BI..\NQU !Sll O E SOCIAl,ISMO 399 in certi limiti, per la società umana . Anche qui noi possiamo con– slnhue uno Sl'Ìiuppo progressivo, nel quale i mutamenti catastrofid rappresentano una parte sempre J>Ùì 1Jiccolaver l'or,qwiismo sociale. i.a forza, elementnre, come quel la che si manifesta, nelle rivoluzioni politiche, può mutare sem1>remeno l'essenza del corpo. Essa può spe.nare impedimenti ,live1mtiinsopportabilie metter termine (1, forme antiquate, ma oltre a ciò non può creare nulla di dura.turo . Tt1tte le rivoluziorli recenti han no mostrato h verità di queste afferma– zioni e chi credP- che in avveoire le cose and ranno diversnment.e cade uella stessn illusione in cui viveva.no i blanq uisti. Il Bla.uquismo è l'esagerata fidiicia nella virtù creatrice della forza rivoluzionaria . Che questa. illusione sia limitata. a mille uomini o si estenda a centomih, è in fondo lo stesso. Il Club dei Giacobini si es~ u– dewi.su tutta la Francia; e JJtlre fu iucapace di senirsì a sua posta della forza.,che il corso degli ~wvenimenti aveva messo nelle sue mani. Engels ha apert."l.mentericonosciuto nella prefm-:ionealle e Lotte di Classe • ; com'egli e ~fan: r:el 1848 giudicavano il col'SO della rirolur.ione de.l proletariato secondo il modello delle rivoluzioni francesi del 1781)-1880. Solamente co3ì si caJJisce che Marx nel JJrimo capito lo di questo libro potesse scrivere che lo. Yiolenr.a e la.virtù cre:itrice della. rivoluzione si accresco no nella stessa misura nella quale il credito pubblico e pri\·ato diminuiscono . Quest.'l. ò una gene r:dizrA'\zionecompleti1mente erronea e mostra. il pericolo delle costruzioni dialettiche. Aranti tutto violenza e forza creatrice sono due cose molto diverse. La prima può ~ontinua re a crescere, quando la seconcb. è da lungo tempo ,,errnta meno; ed allora opera. solta nto disfru,(Jgendo. Nella stess.."l. gra nde lìivoluzione francese si sa che la virtù creatrice crasi esaurit!I. allorquando il credito pnbbhco - gli assegnati - era sceso il pill basso. Ma l'im• Jlortanz..'\,ehe avern il credito nella vita econom ica di quel tem1io, è minima rimpetto a quella che esso ha nella S\'iluppata società. moderna. Se si arresta il credito, si arr esta la produzione, e di ciò iii può esser sicuri, che in quella misum nella quale una prossima Ri\·olur.ione anmenter:\ la pnralisi della produr.ione e della vita so– ciale, essa produrr à avanti tutto e aurnenter:ì la rea.iione. Chi immagina che un governo rivoluzionario facilmente ripa re– rebbe ad un ta le nrresto della produzione, ragl ia ri~lettere che no\·e decimi della ricche:,..1..a. moderna sono assegni sui redditi della produzione e rimarr ebbero affatto senza valore nelle mii.Ili di un Go\·erno rivoluzionario, se per effetto de' prov\•edimenti politici di questo Governo e degli elementi, che lo sostenessero, venisse per– turbato il credito. lo non posso approfondir e qui questo argomento e perciò mi contenterò di ossen•are che nel 178!) in Francia, esclusa Pa.rigi, ~o,·e ,lecimi della prod uzione era smerciata sul mercato locale, quindi 1 perturbamenti, ehe an enivano nel centro, non si ripercuote,,ano -che debolment e nel resto del paese. Oggi la cosa è affatto di\·ersa.
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