Rivista Critica del Socialismo - fasc 5 - mag. 1899

394 RIVISTA CRITICA DEL SOCIALISllO reni seduce gli uomini più distinti ; l'esperienza prova che i rinun– cianti pili mistici sono perfettame nte capaci di <'reare for U istit u– ;doni. (~.testn. dottrina at tira specialmente quegli uomini che la scien'l.a mo<lerna chiamrt cle,qeiierati, quelli cioè che, allont..<tnandosi dal tipo normale, sono spinti, da una. for-1.airresistibile, a tento.re opere nuove, ad incamminarsi per vie ritenute irnpossibili. Questi uomini sono grandi inventori in materia d'istitm:ioni. La. Chies..'\. prestando aiuto a questi inno,·atori, in un'epoca in cui h societ:\ civile era atro cemente misoneista, e in cui l'o rdine sociale non si prestava alle loro esperienze, ha reso ali' umanità senig i che non bisogna dnnenticare. àfa non era che un compito accidentale della Chiesa ; vediamo, oggi giorno infatti, opere le pili vnrie e le pili originnJi formarsi ne! ~euo del mondo laico e d'altra parte ve– ctia.mo anche le anti che istit uzioni fondat e sott o forma eccle– siastica. tra.sformarsi per n."ere il loro completo sviluppo. La Vhiesa. non :t\'em fatt o altro che JJroteggere degli ir:Yentori rifugiatisi a.ll" ombra di essa.: le loro fondazioni non erano in un modo speci– fico ad essa. adatta te : il suo app oggio ha potuto essere necessario, nel passato, eqso ora è dir ent..'lto inutile. Le istitu zioni nate con forma ecclesia.stica non !lono nece9.::iariam ente infeudat e alla Chiesa. Oggigiorno la. Chiesa.non ha nulla da insegnare al moudo laico: tutto ciò che era \'Cnt meute vivo nel mondo cristiano e nell'etica. ebraica , di cui essa. era. deposita.ria , si è diffuso nelhi società. mo– d('rna e costituisce il patri monio comune degli nomiui. Jl suo còm– pito è forse oggi pnrruuente negati\'o; essfi. mantiene una gara fra le istitu zioni; in tnl modo pone cosfantemente il problema dellfl. educ..'l.zione erl ohbliga gli Stat i ad occuparsi dell'istruzione popo– lare se non altro per e,,itnre b. troppo grande influenza del clero nella politic.'l: con le sue pretese di dirigere le coscìenr.e, ricorda ngli uomini che bisognfl.sottoporre ad e ~'l.me critico i propri ntti e perfezionar e la. proprin. cose1enza morale, per non nxer bisog110 della Chies:.\, 1n tal guisa col suo inten·euto eccit..'I. il pensiero mo– derno a lottar e contro le pretese ecclesiastiche e questi\ lotta sembr:i es-.ere fecondn.; c"impedisce di addormenta.rei. Ciò che nella. co~cienza moderna protesta specialmente contro la Chiesa è il sentimento sempre vi,•o del diritto. C'opcraio int ende molto chiaram ente che In. societ..o\non potrebbe aver per base l'nr– bitrio, nuche qunndo questo arbitrio fosse quello dei s:rnti ; egli è con"into che tutte le istituzioni debbono essere regolate da un r.odice che assicuri ad ognuno ciò che gli spetta ; non ammett e nè la c:1.riM, nè il regime 1mtriar cale. Invece la. Chie&'I. uon hn. il sen– timento del diritto ; non comprende che l'autorità; vuole, certo, che quest'a utorità sia benernl:i, ma l'a utorità, secondo essa, viene illum inata dallo Spirito Sauto e il fedele deve sotto mettersi. Dome mai le moltitu dini operai<' ,asseta.te di giustizia.,potranno chiedere ammaestram enti alla Chiesa! G. SoRtl-

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