Rivista Critica del Socialismo - fasc 5 - mag. 1899

392 JtfflS T..\ CWTIC.-\ DEr, SOCI.\LlSllO Per terminar e questo studio, cerchiamo come un corpo e11cle~ ai:istico può comporta rsi rispetto ad una società; noi troveremo tre tipi, che si n.vverano nella. storia. in un modo più o meno incom– pleto ; ma che il Cattolicesimo presenta iu un modo perfetto. Cosi vedremo in qua!e misura la Chiesa possa dir.<ii capace di risolvere i problemi morali posli dal socialismo. 1° In tutti i paesi gli uomini superiori, gli eletti che hanno rapport i intimi colla. rlivìnit:\. (sia per la n~scita, sia per l'ini¾i:1zione) sono incaricat i di togliere il tabù, cioè di far sparire le gra\'Ì' im• purità, che mettono in pericolo o i singoli on>ero la tribù. Quasi dappertutto, possono anche maledire i nemici e benedire gli amici, vale a dire posson render pure e impur e le cose nel modo più generale. Ho riferito più soprn, ciò che Uenan dice del , conto corrente fra Dio e l'uomo >); si è co:'lrcato di aument.' l.re l'avere·del penitente sen;,:n impo1gli molte prat iche; (1) mai il principio del minimo sforzo lia ricevuto un'applicazion e cosi notevole quanto in questa casistica positiva; d'altra parte la teologia morale ha cercato di attemm.re la gravità de)le colpe. 'l'utt o ciò costituisce un bagaglio di cui la Chiesa. tende oggi ad alleggerir.si più che pnò; h sua monde è divenuta più ragionevole, qt~ando In. ragione laica è stata abbasta 1Ir.a forte per esercitare un'inHuenza preponderante sugli a– nimi (2): bello esempio dell'int erdipendenza. d'ei fenomeni sociali, che ci mostra che se la Chiesa è stata un'educat l'ice,essa ha molte lezioni da ricevere dai suoi scolu.ri . Oggi i preti istruiti non leggono pili i vecchi trat tati di teologia mora.le. 2°. Noi troviamo poi la rinunzia dei santi :ti beni di q11e.-,to mondo: i Sauti che disprezzano la vita del mondo, la dicltiarn.uo incompatibile colla purezza e si ritirano nei com-enti o nel deserto. Non è questo un fenomeno speciale al Cristianesimo, 1rn:1, esso è stato moltissimo sviluppato nel suo seno. La Chiesa deve ai re– ligiosi di essersi potuta mantenere e ringionwirc dopo le gra.ndi crisi. Quella vita è sempre un'eccezione che e,1igr, secondo gli scrit– tori, delle grazie speciali. (lJ. 'l'ra queste pratic he una delle plù ouriose con"iSte nel far l'offertn dei meriti delle opere buone per l'anima ehe sta per u;,ieireda l purgatorio: la qual e appena libera ta, fa rendere Ai suo benefattore dei me'riti _in qn~n– tità molto maggio re. (2). È assai curioso nota re ohe sia stato nel l7G2, ciuè quando gli a– nimi erano eosi preoccupat i dappertu tto della morale 11.a(m•ale, l'anno stes so in cui I' Einife di H.om1seau doveva avere tanto successo in Praneia, ehe Sant' Alfonso de' Liguori pubbl ico. la sua teolugia morale ; i prinoipii ohe egli adotta sono talvolt"\ male interpretati, io li enu ncio con le paro1e di un padr e domenicano che conosce molto bene la questione : • si è obbligati di conformarsi nella scelta Ji un'opinione da servir rli regola di condotta relativamente all' oggetto o materia di un 'azione, al proprio convm cimento rigu&.rdo a tale oggetto ~ Re1J«e 'l'homis te sept-embre 1898, P. 427. I

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