Rivista Critica del Socialismo - fasc 4 - apr. 1899
372 Rl\'ISTA CRITlCA DEL SOCIA.LlSllO di notte, la lena cala dietro la roccia del monte. Tutta la profondità so– lenne dello spirito emana quasi arcanam ente e la pr6ghiera sale nel si– lenzio della nott.e, tra le tenebre , sotto il oielo stell ato, all'Eterno, all'Im- Con una creazion e ~gualmente simbolioa. Cristo disteso lung o sopra nn arabo tappet o, bianoo nel grande .~ciamma è oiroonda to da una mi– ria.de di angeli rappresenta.ti quasi come luminose fiammelle sopra un fondo di un a:tzurro oupo, e una miriade di mani si sten dono oome magnatiz – zatrici sul corpo del Messia. E' questo quel medesimo soggetto che il Mo– relli rappresent ò oon una visione natural istica : et uce angeli ~c e.<iserunt et m,inistrabanl ,mm. : visione di candide fanciulle procedenti nel deserto tra.' fiori al oospetto del Signore. Ecco due nomi, Morelli e Ti.ssot ohe s'integrano fra. loro. Dopo la pubblioazione dell'opera di quest'ultimo la fama del Maestro non può non rifolg 1:1redi maggiore gloria. Egli è il Mae.:1tro,poichè molto prima di Tissot seppe render e l'Oriente e con visioni pittor esohe svolgere tu tti\ una serie di oompo.sizioni miralmente ridestand o le magiche parole de' versetti degli Evangeli. Tutti sanno oome Domenico Morelli, senza aver mai visto l'Oriente seppe intuirlo a darne il vero oaratt-ère molto meglio di quanti avevano oonsum ati molti anni attraversando quelle terre e non avevano al cadere della sera sentito il signifioato della voce del prete musulmano sul minareto, e al sorgere del sole in mezzo al deserto il St!US0 della preghiera soffocata sotto l'arena. Guardando tutta l'opero. di Tissot pare rivedere la int,ra produzione biblica di Morelli ispirata a' medesimi intendim ent i artistici. Certi tipi, certi costumi, certe scene sembrano addirittura confonders i e niuno is0• latamente, saprebbe dire a obi de' due appar tengono . • O(illing of St Peler (luà St And em • potrebbe rassomigliare perfettemenk a uno degli nltimi lavori morelliani: Cristo ohe chiama ; figli di Zebledeo ; oome la guarigione de' lebbrosi d1 Capernanm. Come il Tissot , oosi il Morelli fu un arti sta tutt o umano; ma quanta soavità di affetti e sensazioni armoniose non d~ta no le Ma.rie di quest'ul – timo la ~ Stelfo mattutina •; quanta profondità di dolore e di rassegn a– zione nel e Pater dimette illis quia nesci1mt quid faciunt •! Con ciò non t'o torto a 'l'issot, poiohè il suo più grande vanto sarebbe quello di poter dire: le mie creaz ioni possono a. ragione chiamarsi le figlie della mente di Morelli. 0. TERRACCLAX O.
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