Rivista Critica del Socialismo - fasc 4 - apr. 1899

356 RtVIST,\ CIUTICA DELSO CIAL1Sl[O del fattu cchiere e dell'indovino alla mia cattim volontà , e n.ncora. ,-edeva in ciò qual che ragion e misteriosn,. Cosicchè la fede che 1\ai– tuna. aveva nel mio potere magico mi procurò di'lpiaceri. Dopo una serie di sfortune che avevano portato con sè un lungo periodo di car€sti:t, il Dio di Kaituua., avendo subìto una buon!\ correzione, gli mand ò infine il dono di un alce . Nell'alle~ria il no.;;tro cacciatore distribuì\'!.\a destra e a sinistra porzioni della sna preaa ; la sua j1trta (1) era in gran festa e i ,·icini accol'rnnmo da ogni par te per avere h loro porzione del festino. Si . ~loritic:i.va ln. persona dell 'ospite, l'alce e il dio della casa che aveva mandato quelln. fortuna. Terminato i! festino, andai a vedere il mio amico che trovai in uno stato di beati tudin e. Il ,·entre tutto rigonfio rlalla quantità di carne che aveva inghiottito, egli riman en1. immobil e, ~teso per terra in mezzo alla sua furta, e intanto la sua fedele e affettuo sa com– pagna Aitchen, seduta acca.nto sui r.alcagni, gli metteva nella bocca nuo,·i pezzi di carne e col dito li ingozzava fin gil1 nella gola del caro nomo. E come il boa quando ha saziato il suo app etito, Kaitun a non em capace di fare a(i:.un altro moYimento che quello di muo– vere le b.bbra, d'ingoiar e i pez:r.idi carne che gli erano presentati . &mtendomi entrare non potè che girar gli occhi per invi– tarmi a prend er posto accanto a lui e a di,·idere la sua felicità, perchè era incapac e di pronun ciare una sola parola. - Egli ne ha abbastanza, Aitchen; non vedi che il suo ventre è tutto gonfiato 1 osservai a quella sposa devofa, perchè incomin ciavo ad a.ver delle inquietitudini per la vita di Kaituna . Maper risposta Aitclien, che non aveva perd 11to la facilitt,. di muo– nm1i e di spezzare coi suoi denti pezzi di carne , che continuav a a ma– sticare, fece u11largo sorriso come se avesse voluto dire che il male non potr ebbe nascere nel colmo della felicità. Però il male non ta.rdò a Yenire. Benchè Kaituna. stesso avesse potut o sopportare gli effetti della sua ghiottoner ia, sua moglie che era allora incinta , dovett e soccombere a questo eccesso di felicità. Mi ricordo ancora il momento in cui pallido , fuori di sè, Kai– tuna si precipitò nella mia jurta. Singhiozzando si gettò ai miri piedi. mentre io stesso impaurito alla mia YO!tae pallido di ter rore, cerca i di hirgli compr ende re che nulla poteva farci, perchè non capivo nulla di medicina e neppure dell'art e dell'e sorcismo e che ero impotente a portar soccorso alla sua sfortunata Aitchen. Dapprima non ,·olle sentir ragione. Ma quando il povero uomo fu convinto che le sue esortazioni in nome della. nostra amicizia s:ll ebbero sbte Yane, egli si pro,·ò di tentarmi .con dei regali. Tnco– minciò :id offrirmi la pelle delfol ce ucciso, poi successivament e passò (1) f: una specie di capanna .

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