Rivista Critica del Socialismo - fasc 4 - apr. 1899
r,\ lii .\ rnr-:su 325 terinlismo storico, di cni i marxisti fanno la. quinte.ssem".adel So– oinli~mo. I mrirxisti ste3si non sostengono che il fattor e economico sia. hit.to nelln. società e nelln. storia, ma. soltanto che esso è fonda.– dnmentale. , II sottostrnto delln sto rin. sono i rapr>orti di produzione, ossi!\ le condizioni economichr. che dn,nno lnogo alla. di\·isione delle clnssi, nlla formazione dello St:.tto e del Oritt o, e a quelle ideologie ·che sono le costumnnzc e i senUnwnti sociali e mornli . il cui riflesso sì ritrnrn poi nell'n.rte, nella scienza e nella religione.» (Croce, I. c. p. 10). Il Lnbriola. concede che h prctC<l:\riduzione della. storia. :il fattore economico è un'iden Lnlza.11:1, cl1e può essere ,·enuta. in mente a qualcuno <le' troppo fretto losi difenson della scuola e n. qualcuuo dei non mrno fretto losi oppositori. Ammette la.complic3zioue Jella storia, il succr~ ivo !is<inrsi ed isolarsi dei prodotti di primo grado, cl1edi,·entano indipen<lenti. le ideologie che 1,1i crisfrdliz1.:.1no in tra– dizioni, le o~tin:itc sopravvivenze, l'elasticit:.\.del meccnnisrno psichico ehe rende l'inili\·iduo irriducil;ile :il tipo dell:1.cl: isse o dello sbto sociale: lrt manc:1.t:1.coscien1 ... 'l ed intolligè"n1rt'l, che gli uomini lmnuo arnto della,propria sitn:11.ione, l'insaputo e l'inco110.:::cibile di crede nze e superstizioni nate per strn.m accidenti e r:wrnlgimenti. t! come l'uomo yi\·c non !;IOlonella stori:1. ma anche nel!:~nat ura, ammette la fon::i della r:tzza, <lei temp emmento e delle suggestioni naturali. F, fin:ilmcnte, non ehi11,le gli occhi inu:inzi ali' efficaci11.<lella f)f'rsoualit:\. umana, ossia rlell'oper:i di quell i clie si chiamano gra ndi uomini, i quali. se non sono i cre:1.tori , sono certo i colbl,orntori dellrl storin. Con tutte queste conces:1ioni (soggiunge il Croce, p. 12) egli \·iene a riconoscere, se non m· ing!'.nno, che, nel mater ialismo !!torico. non bisogna. cerea.re una. teoria d:1.prendere in seuso asso– luto; e an;,;i, non c'è punto quel che si dice, proprimnente, una teoria. Dunque, che cos' è 1 Croce ce r ha detto (p. 10): una somma. di 11110,·i dati, di nno\·e esperienze, che entra.no nella coscieuza dello storiro. Orn, se nnn si trntta che di questo, siamo d' nct'ordo. Sin.mo d·accordo nel ricono scere la massima importa 1w.a. al fatto re econo– mico, setm~ però trnscurnre affatto (come fanno spesso i marx isti) gli altri. Conveni~1moche si debhano l'icercnre le c.1gioni economiche in tutt ' i grn ncli :wv,mimenti storici - dal Cristianesimo nl mo\·i– mcnto unita rio it...'llinno, - che, :t scriYere In, storin, non bflSti co– noscer~ i nomi dei regu:rnti e le d:ite de' fatti d'arm e. ma. bisogn:i studiare le istit111.ioni tutte, conoscere la,ripartizio 11e <lellc ri1·chezze l'organiz1~1zione della. produ1.io11e,la dh·isione delle classi e il lcnt~ trasformarsi di tutti questi r:1-porti. Ma. è pur vero che le istituzioni politiche, In religione, la. co– stituzione della. famiglia, In. divisione in classi non dipendono escht-
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