Rivista Critica del Socialismo - fasc 4 - apr. 1899

1,.1. MIA ERESL\ 323 - --- - -·--- ----------- -- che sono molti. In tu tti i tempi le minoran ze dominanti hanno tr o– vtt.to difensori tr::i. le mn,g_!!ior!\.!l7.<' i;ioggctte; e sono rìesr·itc a man – tenersi a.I pote re, faccnrlMi rlife11flerc da' loro nntnrnli nemici. Nci!li Stati Uniti, oltre il caso <le' P inkerfons , si pnò cita re quello delle milir.ie Je' varii Sta.ti, nelle qu :1.li gli ufticiali sono borghesi e i sotto-uffrciali sono reclut.<tti fra: commessi di negozio ed altri ceti ligi alla cla.<isecnpitalisticn.; co::icchè sebbene In forza sia degli o– perai, In. direzione di questa forza - appu nto come avviene nella produr,ione capitn.listioa - è in m:ino alla Borghesia. Per sott rarsi allo stato att uale .di sudd itau1.a., gli opemi devono richiamare nelle proprie mani la direzione dell'industria e dell'a m– ministr:17.ione pubbl ica. F. rp1i ~tn. :-iprnnt o r importn.n'l.a del movi– mento cooperatirn e deliri p;,rt e,.;ipniu ue degli opera.i :il!e lotte politiche. L'emancipaz ione intellettuale e mora le dell'operaio, tino ad un certo punto, precede la sua emanc ip:-izioneecono mica e po– litica. Del resto chi non sa. che il di~ idio che, secondo i\farx, mi– nava la. società CRpit:i..listica, era determinato dal crescente concen– tra.mento della ricchena e anmeuto def proletaria to 1 E chi non sa pure che, bonchè il pr ocesso sia evidente, pure esso non è cosi rapido e così continuo, come credette Marx, e che per consegueuza, se do,·essimo aspettare il momento in cui la socieU1.capit.·:tlistic:: i.si <lissolvesse·per questo processo, dovremmo a.spetta re chi sa quanto ? E fratta nto dovremmo lavora re per hl. maggior glorin. della borghesia, < per prepar: :t.re , come scrive l'Avanti!, quelle trasfo r– nHl.7.ioni economic he che renderanno (un giorno) possibile il trionfo del pn.rtito socialista, . L::t.voriamo ora per lo sviluppo del Capita lismo: al Sociali3rno ci sarà tempo n. pensare ! Ecco a quali assurde conseguenz e si giungP.quando si parte da una 1,revisione... sbagliata. C'è poi un altro ordine di considerazioni non meno importanti. Mett iamo 1rnre che la classe opernia possn., diet ro la semplice !ò:pinta. de' bisogni ma.teriali, combattere il cnpitnlismo e ,·incere, quale uso far:\ essa. della. vittoria.1 Attuerà il Socialismo o il Comu- 11ismo 1 Se essa. non è mossa da un senti mento di giustizia, da un idea.le ~ociale, no certamente . r( Se questa. lotta per la p0tem.a. e pn il go– dimento egoistico è ,·era.mente la legge de!Furnanit:.\, è egli dimo– strato che il trionfo finale della moltitudine proletaria produrrà. un ordi namento socia.le migliore 1.1 nuovi vincitori varrnnno essi meglio degli a.ntichi, e In. nuova ~ervitù sarà pii1dolce, JJerchè ess,.1, S..'l.n\ l'onnipoten7.a.del numero 1 I marxisti stessi hanno continua– mente in bo~ca, non meno di S. Sighele e di G. Le Bon, l'infer io– rità delle • folle,, della , ment.'l.lit:\ collett irn ,; come mni la sag– gezv.a.e la giustizia regnerebbero, se la folla divenisse onnipotente , e come mai gli spiriti inferiori avran no il privilegio di att uare l'ordine 1mperiore 1 8i può dimandare se il giorno in cui l'iwto rit:\

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