Rivista Critica del Socialismo - fasc 4 - apr. 1899

L1 Ml.\ ERESIA 821 [[[. Che cos'è i! Socia.lismo per il profes sor Labr iola 1 È a un di– ·pres;,o il marxismo. F, che cosa è il m-ir xi:imn? Il profc,ww L-ibr ioh. ci !l.nnun cia -c!H' es-;o cor11prendc in ,).3 tre co!'le: 1° una precis,i criti ca clell'Eco– uomia : 2° le linee 9encrali del matcrùilismo storico; 3° una politica del profotariafo. Delln criti c(t clell'Erxmomia parleremo a lun go pi li a1 1 }ll'C'SSO. Qu:wto :dl:t 11olit-ù;r1, del pro lelarialo, cl1e si don- ebbe sYolgere se– -conr\l) le inrlicaY.ioni dell:i teoiù ma1·xi;:;tn., lmsti dir e che fllnrx ebbe :parole roventi co1tro i sno i rlisc,·po!i, che a,·e,,ano accettato il fa– moso pro!!'.n\mn1n. di Gotha (vero è chP i discepoli tem1ero ge los..'l– ment e segre ta I.i let tera per beL1 <]nindici an ni), e che Engel s non •è stato meno severo per il progrnmma agrario dei nrnrx isti fm.ncesi. Jji\ politica del vrolctrirùdo secondo Ma rx ed En grl;i 11011 è la poli tica che seg nono i partiti s0cial isti Costitniti, nepp ur e gli stessi marxisti: anzi si p11ò dir e che da quell n. polit ica ei wniamo, per nece,sità di cose, sempr e pili allout:\.llando. I~ H'ninmo fll mate riali smo stori co. Q11c~to. secondo il prof e!'sor Lnbrio l:1, è in un certo sf'nso tutto il m,u·xi-i1110 (I) . Secou <lo Uroce imecc esso e llOn pnò dnre 11essuu npp,)g:;io uè al Socia lis1110,nè a nes,:iun altro i11diriY.zoprn tico delLt ,,ib~ • (2). Chi dei due ha r:1gione 1 A noi pnre il Uroce. E infatt i, come 1b.lla. prem esi:1. dello stato di 11atnra H0bLe s -e Locke tra.-i.-iero conc!m,ioni oppo ste, l'un o in fa,•ore Òt•l de~potis1110, l'altro i11 f.-rnwc della democr:1.'l.Ì:"1. , come rl·dh teoria dei!'ernluzio:1e lo SpencC'r e il Ferrig:inu gono ]'uno !t gloriti c:1re il n.>gime imin – ·striiile c:1pit;;.distico, J"nltro n. preco11iY.zare il Sol'iali smo, cosi pure l'in– trwpret:1Y.ione economica della sto ria si 1,restn... n rnrie ed opposte ìnterpr èt:.1-Y.ion . TI Croce medesimo osserva (png. 9): (< 11 LaLriohl . ha detto benissimo che le stcs~e pre,·i sioni del ~ociali-:1110(marxi sta 1) RllllO semplicemente d'indole morfologi ca: ed in rea!U, nè il Marx n) J" l•;ugels n,vrebhero mrii astrattrim cnte af– fer111: to che il Comuni smo rlebha [tC :n.rlere per una neces~it:\ asso– luta nr! modo cì1e e:,si hanno prC\·i,,to. Se i:L Storia è sempre cir– con<;tul'l.Ù tn, pcr<.:h,), in questa. nostra. Enropn. occidentnle, non po– frehhe, per i'aY.ione di circostairne incal colabili, sopravvenire una nuo\·::i,b:nb arie 1 Perchè l'a vvento del Comuni smo nou potr ebbe es– sere o re.io superfluo od affr &ttato da qua lcuna di 1p1elle s~opert e (l) Sociali.<:me ef Ph i/o~oph;e, p. 18. l~1 .~falti co11ce~ione 1n-i·eririli. <:'ica delf<i storici. NapJI:, 189G, p. 10. 3

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