Rivista Critica del Socialismo - fasc 4 - apr. 1899

L,\ MIA ERF.SIA 315 denti e sopra tut to da socia.listi stra.uieri, quali il Sorel, l'Hamon ed altri, non è stata. colpa nostra : non è stata. mia colpa se. tacendo gli altri, ho par b to spesso io e se di conseguenza, h R i-vislci è parsa rispecchi:\re più specialmente le mie idee. Fra.' socialisti pili autorevoli del partito c· è st: 1.to chi mi ha prorn8S50 RCritti. che non son venuti; chi si è scusato dieendosi a.f– fac.Jendato; alcuui 1ni h:1.11110 scritto lette re di incor1tg giame11to; altri mi hanno su3-mrrato all' orecchio p!l.rolino di a.ppr,w:1.zione, ed io li ringrazio tutti, ma frnnc:tmente mi s:irei :ispcttato aiut o pii, ef– fica~. e r:.opnt tnlto pii1 aperto. Se le mie idee ,·i pincciono, perchè nou dirlo pubblicamente? 1~ rn non vi piacciono, perchè non con– futanni 1 O i, marxisti italiani sono diveuta.ti indifferenti, non cu– ran o di difendere le J)roprie convinzioni; o mil!H'ilndo di buone rn– ~ioni, ~i è ,·olnto combatt ermi con nrmi meno pnlesi, ma piii efficnci. E pure, ripeto, la no:trn. opem di propagnncfo., non che e~ ere nefasta, è utilissima.. - Essn, sta nlla propaga11da socialisfa.ufficialo, direi, come lii cosiddetta University E.d ensioii all' insegna.mento uffi– ciole. La. R ivista do,,e,·a essere una ·Università !-ibera del Soci:tlismo. Essa dovern serrir e in pl'lrno luogo :il perfezion:tmeuto del Socia.li– smo. Do\'C\'fl. poi provare col fatto che i socialisti non solo sono fau– tori in teoria della. pit1 nmpia libertà di pensiero, m.'l. la pratica no. (Itl\'eCe io ho udito qu;ilche so('itdi~tn. senteuziare clie ciò che è J('c-itodire in un libro, non è lecito dire in una R ivista, proprio come rn.giuuano i procurato l'idel re). - fufine ei:i: .l.do, ,em - e dern - dif– fondere la. novella del Soci11.lìsrno oltre la cerchi:1.purtr oppo rii-fretta del partito e delhi clMse, che il partit o prE:tende nippresentare. I nostri amici an ebbero dovuto capire - e rnllcgrarsi - che noi seminn.nimo accanto :i loro; e chi s..'I. che do\'Clloi semina\' :1.mo , es3i più tardi non avrebbero raccolto! In sostanza noi presentiamo il Sociidismo sotto un aspetto meno angoloso, per ,·incere l'o stilità che iucvntra in moltissimi non il suo contenuto, ma la sua forma. I nostri amici avrebbel'O dovuto lasciarci fare la prorn e giudicarci ngli effetti. « Ah ! ma voi volete costituire un nuovo partito ! > mi son sen– tito dire. F, se ciò fosse, che m:de ci sarebbe? E qna l rrtgione a.ne hbero di <lolet'!'lene i socialisti? Quale interesse n.nebbero essi t\. combn.ttere, iuicor:l in fasce, un comprtgno di lotta, che rnnissc n prendere 1.1. surt p:1rte di hvoro e di responsabiltti.\ 1 L:1.coe~istem:a di pili par titi, che per vie di\'cr;;c teudo no allo i-teRsoscopo, lungi dall'essere un male, è un bene, pet·chè penn ette alle rnrie te ndenze di mn.nifestarsi liberamente, ,lt\ luogo nel uno SC[111bio eontin uo di idee e ad un controllo reciproco, impedisce a.Jl"ide1~ <li come rtirsi in domma e a coloro che dirigono il moYimento di coalizzarsi e imporre nlla folla dei gregarii le loro opinioni e i loro capricci. E· :I professore Antonio Latrìola (del quale ci occuperemo or

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