Rivista Critica del Socialismo - fasc 4 - apr. 1899

312 • RIVb'TA CRITICA DEL SOCIALISllO , L.1, storia dell1.\ prim a.repubbl ica dimostm nuovamente che l'au4 toriti\ è non altro che lo stesso elemento della società, e che bisogna. ~empre ritornare ad essa, quando dopo aver abbattuto tutte le istituzioni si ha da ricostruir e la societd. sopra nuove basi. No, non fu il Governo, que:Jo che Ul'.Cise varie repubb liche franc esi, ma bensì i parlam eutnr i, i trad itori di termidoro. Invano i repubblicani anarchici, e liber:di della cui razza è coperto il suolo della Fra ncia. rimettono fuori la vecchia Mlunnia. lt obespierre rimane un uomo imponante, non per il suo ingegno nè per le sue virt11, che sono cose secondarie, ma per il suo senso d'autoriti.\, per il suo potente istinto politico...., Cosi lo spiritoso Ca.stille, a cui non Ri può negare una cosa.: una logica acuta, che non retrocede dinanzi a nessuna conseguem.a. Udiamo ora un uomo venuto piil tardi, Uegnard, nel suo libro sullo i:,t.ato, pubblicato nel 1885. Egli rappresent.a una nuance del blanquismo diverg ;i.da quella del Ca.st.ille. [ diciotto anni del se-– condo Impero avevano lasciato in lui le loro tracce.8otto il reimo borghese, che era volterriano, molti ri\·oluzionarii erano per l'Es– sere supremo. Im ece, sotto l'[ mpero, che si a.ppogg-ia.va al d ero, per i rivoluziona.rii • Dio era il nemico ,. Regna.rd è 1wanti tntto ma– teria.lista e ateo.Non pili Robespierre è l'eroe, ma Hebiirt. Il deismo del primo lo rese Rpecialmente odioso alla giovane generazione, nell'ed1tore del • Pdre Duchesne , si Yede ora il vero mppresen– tant e della dittaturn. delle mMse. « F.mnvi sotto l'I mpero due part iti d'opposizione. L'nno era li– berale e dottrinar io... l'altro radicale-utopico e materialistico; e conformemente alle vere tradizioni delln. Ui\'Oluzione francese. i suoi membri ritenevano che lo scopo della democrazia non fosse quello di indebolire il Governo, ma di ;u 11;o.;.ses.~rs ene. • Essi S..'l.pernuo che un numero di uomini risoluti che hanno un'I dea in vista e n.ggiustn.no le loro azioni n.ll' attustzione di quel– l'Idea, posimno dare un forte impulso alle moltitudini. Sono essi quelli, che con la loro inst..'\nca.bile energia hanno l{Uadngmito Il\ gra.nde maggioranzn. dei francesi alla repubulicn. democraticn., a cui quattordi ci anni prima essn.era o inrlitTerente o contr aria ... Il solle\'amento del 18 marzo fu una sommosa.'\ politica per la con– servazione dalla HepubbEca e della sua unità , e non un movimento separn tista e autonomista di Parig i... • La libertà , d oè Tiberio Ora.econel foro e Spnrtn.oo a C:ipua.. La libertà è il 10 agosto (as:1alto alle 'l'uilleries),.il 24 febbraio e il 4 settembre. La libertà. è padrona del suo pensiero, della su~ parola, della sua stampa. Quest11 è la, v~ra libertà, la libertà volt~ tica, quella che sfa. a cuore di tutti, e di ess.'\ ci accusa.te , o ,·oi che ci chiamate • autoritarii, , perchè ogni rivoluzione è necessa– riamente un colpo di forza. ,. Ciò che por Castille è Robespierre, per Regnard è..• Gam.betta: Egli prende a difendere il caduto tribuno contro gl'intrans1genh

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