Rivista Critica del Socialismo - fasc 3 - mar. 1899
274 RIVISTA CRITICA DEL SOCIALISl!O , La socializzazione uscirà. fuori a. poco a poco dal grembo del mondo borghese; il partito socialista lavora per dirigere e affrett..'lre questo processo di trasformazione, il quale consterà. di tutte le sin. gole riforme imposte di mano in mano dalla necessità o facilitate dalla opporti,nità. Queste singole riforme potranno essere ottenute coi metodi elettorali, ma potra uno anche richiedere l'uso di altri metodi... a scelta dei nostri avversari. Dunque hl socializzazione san\ r effetto non di una rivoluzione violenta . ma sarà la resultante di molte trasformazioni, pacifiche o violente secondo i casi >. Qualcosa di simile ha detto il Nofri in un suo recente discorso a Torino. E chi scri,·e in una lettera pubblica ta nel primo numero della Volontà, periodico socialista. che ha veduto la luée a Cagliari, ha cosi sintetiz7.ato le idee già espresse in questa Ri,·ista. • Io son convinto che il tempo non è lontano, nel quale tutti i socialisti si troveranno d'accordo in un programma pratico, at– tuabile - certo non senza lotta - immediatamente.L 'idea.le deve servirci di scòrta, ma non deve sostituirsi al rea le. .Bisognache noi, invece di partire da un concetto astratto, da un sistema precon– cetto, per poi scendere alla rea ltà, ed essere costretti a tran sigere con essa,, seguiamo il cammino mverso : moviamo dalla realtà, dai bisogni, dalle aspirazioni, dalle condizioni di vita degli uomini di oggi per ascendere verso l' ideale n. Il Socialismo si muove in questo senso, non solo in Italia, ma anche negli altri paesi. Un colla.boratore berlinese, a cui abbiamo chiesto il suo parere sulla critica che il Dave ha fatto dell'opera e delle tendenze del partito socialista-democratico tedesco (1), ci ha risposto : tautt le e~~)il~i 0 :;u~! 1 d~1ì:ed:b~lez~~d:ie~~vi1:;~~~ 1 ~p~~I~ii~: 11 &~::: mania sono ben diverse da quelle che egli adduc e ; è anche com– pletamente insussistente il nesso, che egli stabilisce tra il movi– mento opemio e quello degli Indipendent i. E' anche inesatto ciò cho egli dice intorno ai socialisti professionisti: i motivi, che indu– cono costoro ad affiliarsi al partito, sono ben altri dal vanta ggio materiale. I medi-.:ie gli aVYocatidel nostro partito si trovan o di già in una buona posizione economica, e la loro adesione al par– tito per lo più nuoce loro finanziaria mente. Sopra.tutto poi la idc11-, che si fa il ~a re de' mutam enti, che aHengono nel seno del par– tito, è ben diversa dalla mia. Tutti gli esempi da lui addotti, come Bernstei'.1,Heine. Peus, sono soltanto sintomi di un mutamento che si produce inevitabilm ente nella tn.ttica., ma il mui:.c'l.mento a\'– ,·iene in direzinne di\•ers..'1. da quella che sémbrerebbero indicare ri_ueisintomi. Io credo che, senza che i aocialisti se ne aw eggano e contrariam ente al cara ttere eminentemente politico di quelle ma– nifost'l..zioni,il muta.mento della tattica aniene ,·erso l'a zione eco– nomica... > E' questo anche il modesto parere di OBSERYER · (1) Vedi sopra 1 pag. 229.
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