Rivista Critica del Socialismo - fasc 3 - mar. 1899
262 Rl\'ISTA CRITICA DEL SOCI.H ISMO propor1.io11e. In una parola, il Belgio diventa, sempre piil, una vasta. fabbrica di burro, di zuccaro, di carne e di altri prodotti ftoimali. Le coltu re di orta.,R"gi ~i estendono; le latte rie cooperntire si moltiplicano incessantemente; ((il treno del burro,, che parte tutti i giorni da Arlon, raccogli e sul suo pnssnggio r eccedente de' nostri prodotti per trasporta r lo sul mercato di Londra. Si è costituita recentemente a Br11ges un'i mporta nte società < ~Iercurius ~ pe1· l'esporrazione, in [nghilte rra , dei porci, nutriti col piccolo-latt e delle latterie del paese fiammingo; nei dintorni di Tournn i e nelr:rn– tica contea di Loo,; (Limbourg), dei villaggi intieri si dt\nno alla produzion e dei frutt i e trova no degli sbocchi nelle fabb riche ,h conserve di frutta recentem ente st:abilit e nel Belgio; intorno a. Bruxelles, l'al levamento de.i polli, la coltu ra - in serre e a strnti - delle primizie, delle frago le, delle u ,·e, dei pomodori, s:,i s,,iJup– pan o sempre pii1. Alcuni nnd sono, i ,•iticoltor i di Hoeylnert produc emn o so– prattutt o per P:1ri2:i: un bel giorno Méline inaug ura, in Frou cin, la. politica protezionista, e i parigini si trovano privati dell'ma, che veniva loro dal Belgio. Sembrav a che il Belgio dov<'sse soffrire enormemente per que~ti. da.zii proibitivi, che ques t'industri a di lusso fosse perduta definiti– vt1.mente. Che è avvenuto f EsM- è di\'entata un'ind ustria di me:no Jusso: immediatamente i ,·iticultori ill'i dintorni di Bruxelles hanno ribassato, di tre quarti, il prezzo dell'uva, e hanno trovato sbocchi a Londra e a Pietrobu rgo. per sostituire il perduto traffico con la Francia. Come spesso accade, anche questa ,·olta la protezione, in– ,·ece di far torto agli stranieri, ha avut o JJer effetto di m1ocere-, soprattntto, a quelli che si pretendeva protegge re. In concl usione, l'agr icoltura tende a di,·entare un'industria come ogi;ii altra. Se i'estensione del dominio, il numero degli operni agrico li e quello delle aziende diminuiscono, - a causa dell' in– fluenza delle città e dello sviluppo industria.le, - la prod ur.ione aumenta, la coltura. s· intensifica, il macchinis mo si SYiluppa, le as– sociazioni rura li si moliplicano, il bestia.me e i capitali incorpor:ill al duolo acquista.no un'i mportam.a. e un valore crescenti. Ora questi tre fenomeni : riduzione del numero delle aziende - diminm:ione, per lo meno relntim , del numero degli operai - nc– crescimento del C..'tpit.alecostante relati:mmente al capita le variabile, si riproducono a. gradi diversi, in tutte le inJu strie che prendono la forma. capita.Ii~tica.. Certo, noi non preten diamo assimilare l'evoluzione dell'agri– coltur a. ail'evo luzione industr ia.le propria.mente det.ta ; sarebbe gra,·e errore il sostene re che esse obbediscano a.Ile stesse leggi ; ma a parer nostro, è cader nell'eccesso contrario lo sconoscere le ri1a– logie, reali e profond e, che lo sviluppo C..'tpit..'l. listico present.'\ nei Yttri rami della produzione.
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