Rivista Critica del Socialismo - fasc 3 - mar. 1899

PAGINA LETTERARlA 259 sione crudele dell'abbandono, non gli !l.\'e,·a fatto tirare l'altra. del po~~i t~~ 1 :bb~ 1 Ì~i~l~: - ~~~ tti •cl:1/;: t:i.1!~i 1{tkt !ua conside- ril1.ione I Un leggero padore, una mez1.,'\.malinconia. nel viso.erano ~J~l;~ ~li,odian~: ~~: . ~:~~f:1~doc 1 t rfi~~i:i~i, 1 )(Ì~ ~~:pi~;;!~~nl!m!:~~; la spensicrntezza delJa sua vita di chan feuse, quella di prima. Adesso pa.reva di marmo. Pa.sst~ndo, nella G:tlleria, non vede\'a nessuno ; cantando sul palcoscenico, non si accorgeva del pubblico. - Si ha cuore una volta! - diceva, filosofia profonda che spiega le vendett e di queste creature. Fu posaeduta dal giovine del J>ilastro. Potert. dire che non ci dI 0 :e 1~~tSe~ 8 ~i, :~:b~ 01 ~t~~aad~';a pfi~et~ lu,~~i,~~i 1 ;;:n~\ 1 i!~~:~ che volem. Lui era.ricco: la madre s'incaricò di mantene re il confaffo ~Jlfr~:1e\~~li:i~eti~ r:e2d 1 ~ 1 :u~re::~~ni. 0 A1:,u~art ·~ 0 fl:~ 1 i;· g 1 !;~!t scarpine, seta! Se nv, se li cerca, e li porta , insieme ai quattrini, a De Grieux. Lei non 8.\'eva De Grieux, e non lo avrebbe avuto mai. li ca.valiere suo fu una visione bioilda, sparito. Odiava però il focol:\.fefreddo, ed aveva una passione ·stmna per i manicotti, per le pelliccie. Parlam di martore, di volpi dorate, di castoro, come un profess_o1:e ~i z?o!ogi~. g I.e sue fermate J>referite erano innqnzi ai magazz1md1 Gdardm1 e d1 Pratt1co. due, ~~u~u~ ~~~ia~~~ ! l;v::1il! ~~da~~ rir::, i~~:taiaNr~ir: che pigfiava il maschio, mentre il ghiacéio inrndeva la femmina, le ;11 ::~nrs~s~: t~~r ;~~o! ~~ <~!7i~\:~s: h:u 1 ticf;~:~~ cf~1m!lrf ~ 0 a~!:t ~= le forme ar restarono il volo del suo sviluppo. Pareva una carne ,compressa! E nel contat to quotidiano, al quale non pigliava part e che materialmente , h sua persona s' irupiccioliva di continuo. Lo r:/ft!61~ufd1: ~?gcl~~1i~ o 8 fre!: i~~~~ rJ;~~~be n~N:~ : L~~. \ui~1~;~ andare, cosi! Sotto la stretta fenid a, sensu.'\le di lui, .certe volte si mette,•n. .a canticchiare i suoi motivi preferiti. Altre \ 1 0lte, come fantasticando, parlava sola, ed erano evocar.ioni infantili! Una sera, <:' un tratto , delle lacrime calde le irrigarono il viso. L'amant e saltò in mezzo al letto, tanto la cosa gli pan·e strana. Rosit..'\gli rispose con una risata argent ina; ma non aveva inflessioni stra.ne , come si poteva supporre, ma placide, indifferenti. Ed il fatto, pagina uniforme di un libro che è la vit:l, fini– rebbe qui. Io - che volete 1 - lo continuo ogni sera per me, a.spettand o ella riapparisca nella Galleria, per vederla.,involucro senza.contenuto, corpo privo di anima, angelo di poche ore, caduto, non ribelle, m,i Si r n~~~e~ 8 p:~cfi~a.'!~~s~ 0 si~rrfu\fu°~it:!f!~ e: t~; ~l g~~d 0 e 1 s!i~~,c allora, come sotto una doccia, vorrei sentirmene bagna.re I P. GUARINO.

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