Rivista Critica del Socialismo - fasc 3 - mar. 1899
l lORAI.E SOCIAI.ISTA E i'!IORAl,E CRISTIANA 195 Essa conYiene agli uomini di tutti i tempi e di tutt i i luoghi. Le \'irt11 e i pecc:1ti sono, per essa, entità obbiettive, come i delitti per ];1 scu?la cl'.1'5sica penal_e, e l_e mala ttie per la reccl_1ia medicina'. Gli 110 mint stessi sono cons1derat1 ustratta .mente ; tutu hanno gh stessi diritti e doveri, i quali sono diretta mente ,·erso Dio, e sol.o indirettamente rigua.rdan o gli :1ltri uomini. Il mondo reale è igno– rato. Così l'uomo de\·e agire verso il nemico, come verso l'amico e il fratello : così egli deve opera.re se è ricco, come se è povero. J,:i costituzione fisiologica di un individuo non concorre con altre circostanr.e, o non de\·e concorrere, a determi,1arn e la condotta. , Un uomo può esser buono o cattiYo io qualun que amb iente si tro,·i. , La caus:1 principale della miseria nelle cl::tssi operaie - scrive il 'l'a.lamo - · è d'ordinario la. m~tne,1.n1.a. d'ogni })rincipio di mora– \it:\ ,. E qual'è la causa delh man canza d'ogni principi o di mora– lih"\.1 uon sarebbe per avventura la, miseria. 1 [I 8ocialismo sostiene. non già che la rifor ma economica debba precedere la riforma morale, nè che questa debba precedere quella, ma che le due specie di rifo.-ma debban o andare di par i passo. Bsso sostiene che la riforma deve an enire ad un tempo nella coscienza dell'inJi\•iduo e nelle istituzioni sociali. Perchè acquisti forr.a il sentimento di fratelbnza, perchè ces– sino te ingordigie, le ambizioui, il desiderio di tanti uomini di pa– rere da. pi(, degli altri, il lusso, la corruzione, i delitti, occorre e– guagliare le condizioni economiche, dare a tntti opportunità. di la- voro e di istruzione. ' La Ch;esa non si mostra compresa di questa verittt.. Essa la– scerebbe volentieri le cose come sta nno. Che importa, pe.- la Mo– ritle cristiarni, che le leggi sia.no ingiuste, che le relazioni sociali siano violente 1 Più, anzi, la condizione dell' individuo è svantag– giosa., maggiore campo è aperto a lui per prati care la virti 1 e gua– dagnarsi il 1mn1.diso. Infine, secondo la OOologia crist iana , non è l'uomo che foggia le condizioni della })ropria esistenza ; Dio guid1t i destini delle na– zioni. L'uomo è troppo piccolo per peneb·are i disegni della Prov– ridenza. 1:;cco il fata lismo, che è la negazione d'ogni Mora le, per– chè dove impera. un:""I. forza qualsiasi, palese od occulta , estran ea a!l'uomo, i\·i cessa, il merito e il demerito dell'uomo. ...... Resta una questione. Dato anche che vi poss..1. essere una Mo– rale migliore della cristiana, non è egli necessar io, o per lo meno non è utile, che questa. Mor:tle. sia pur e quella del Socialismo, sia munita di sanzione religiosa ? In alt ri termini, non giova inculcare agli uomini la solidarietA, l'eguaglianza ecc. in nome di Dio ? A.vanti tutto, come fa a riferire la Moral e a Dio chi non crede iu Dio 1 Fare dipendere la moralità. degli uomini dalla. loro cre– denza. nella Diviniut, e nella esistenza di un paradi so e di un in– ferno, ei sembra imprud ente, a' tempi che corr ono.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy