Rivista Critica del Socialismo - fasc 3 - mar. 1899

200 Rl\'ISTA CRll' ICA DEL SOCIALISMO delle moltitudini. Non ha pronun ciato e non pronun cia nessuna scomunica contro quei propri eta ri, che pagano con pochi centesimi al ~ior1!0 il lavoro de' loro contadini. Quando mai si sono uditi i predicatori da' pulpiti, donde spesso tuon ano contro il Socialismo. denunciare l'avari zia, l'egois mo delle classi dominan ti i Una cro– ciata di questo genere non ha. trovat o ancora il suo Pietro l'Eremita. Nessun movimento popolare nal nostro tempo ha arnto l' ap– poggio della Chiesa. Sola ~ccezione l'agitazion e agraria e nazionalista in [rlanda, dove il clero, per odio religioso e di razza ed anche per interessi temporali, ha sposato la causa de' coloni irlandesi contro i laudlordi inglesi. La Chiesa non si è accorta che una questione sociale esiste se non dopo che il Socialismo aveva fatto breccia negli animi del:e popolazioni. Non ha veduto nel Socialismo che un rivale. Impaurit.'t di per– dere le sue greggi (il c..'tsodelle scioperanti di Molinel!R.citato dal Ferri , quello dei contadini di Pian a dei Greci che nel 1894 si asten– nero dalla processione del Corpus Domini, per prote stare contro i preti, che volevano obbligarla ad uscire da Fasci. e molti altri fatti simili l'hanno avvertita del pericolo ), essa è corsa :i.Ile Casse rura li e ad altri espedienti di questo genere! Certo non mancano nel suo seno uomini che sentono il dovere dl agire - od almeno di dire tutta, intiera la \"Crità.- 11a l'alta ge– rarchia li tiene strett i a sè col ,·incolo dell'obbedi enza gerar chica. che nella Chiesa è assai pill rigorosa che nell o stesso Stato. E poi per un padre Curci, per un monsignor Ta lamo, che stimmati zzano in nome della Morale en:tngelica le presenti ineguaglianz e sociali, si contano . a diecine i membri del clero, i quali .c:ostengono che al mondo ci hanno da essere poveri e ricchi, e che chi non è contento della propria sorte merita le pene del carce re ora, e dopo la mort e quelle del!' inferno. La Chiesa, insomma, per le sue tra dizioni, per la sua storia, per l'organizzazione sua, per gli elementi che la circondano e la sor– reggono, sta col cosiddetto partito del\' ordine contro il part ito del prngresso . Essa è troppo preoccupata dall 'idea della propria conser vazio11e. per gittarsi in una lotta, che richiede completa. abnegazione in coloro ohe la combattono. Essa, non si cura di sviluppare e perfezionar e la :rna Mora.le. V• utopia cristiana. non può ili,,enire una realtà s~ ~1on che a mezzo del Socialismo. s. MER W>O.

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