Rivista Critica del Socialismo - fasc 2 - feb. 1899
1S8 !tl\'i:iT\ CRlTICA DEL S0CIAl,15)10 fronte al oa.pitalist,a. cammi11:i. iu senso i1wer.;,o. essendo minore nei paesi più industriali. (V. Capitlll, r. Sah1.rii internazionali pag. 2-14J D'a ltro lat.:>tr .1.il limite fi~ioo e qne!IJ sl:.orioo-sociale del ,·11.loredella forz11.-J1woro, OJIT.-i uno spr,zio suffi~ieut'! per una soala immensa di varia – zioni nel tasso del &ilariv. Il grado reale non Yienc <:tabilito ehe medinnte la lotta continua tra il capitale e1 il la,·oro, il capitalista tendendo costan– temente a ridurre il salario al minimo fisiulogico, mentre l'oper.iio preme oostautemente in senso contrarin. Il risultato finale è dato dalla potenza rispetti\'a dei combattenti (Soritt.o di C. iUarx sopra3itat.o pag. 522, nel Devenir So,·ial 1898 e Capifal I. pag. 225 e 226). Quindi se le statistiche numerose, di cui devesi dare lode al Graziadei, dimostrnno e l'(mmento del _çalario, • ciò è perfettamente concorde con qnello che Sllri3Se il Marx; per dimostrare il contrario il Gr1tziadei avrebbe dovuto aggiungere a\i;re statistiche comprovant i qull.]e era il .-e - ~aln.ri •> re– lativo, ,. oioè la part.eproporzionale del prodotto del lavoro che pertooon al– l'operaio nelle differenti epoohe storioht: (V. Capitai. I. Salari internazio– nali - pag. 2U: - e l'opuscolo di Carlo Marx edito dalla Critica So– ciale. Capitale e Salario pag. -15,46, 47J. E se il risultato definitivo verrà a stabi'.ir~ che il solario reluliuo aumenta di fronte all'aumento del profitto, od anohe che la propor~ione rimane costante, allora solo pvtrebbe dirsi che le conclusioni marxiste sono erronee, quantunque si possa tale fatto flncora spiegii.re oolla preponde – ranza dell'u na più che dell'altra forza economica in conflitto, pi\1 dell'o• peraio ohe del oapitalista . Ma allora cadrebbe sul momento la concezione del Socialismo, <)()menasoente d, un o'>nfiitW detorminato dall'11.ocentra– mento del CA.pitalee deJla proprietà foudiaria. Altro equivoco, che dimostra la confusione dottrinaria del Gr11.ziadei è dato dalla SUI\ 1,ffermazione ohe l'aumento del salario non si" ammesso da C. Marx. Se per mrnient.J cl:l $(Ilario il Graziadei intende un prezzo .superiore al va.lo1•edella f.>rza lavoro, allor a ~i comprende che il Crqiita • lista abbi11.interes'Je di ridurlo più ohe gli è possibile. Invece il Grazia • dei stabilisce che il lavoro pi1ì int.euso, insepar~bile del macchinismo, esi– ge nn t.enore di vit.1.più elevato (plg. lù3-109 J, per cui l'aumento del sa– lario è subordinato all'impianto della indnstri11. meManica 1 moderna. (pag. 116J :\fa in qu~to oaso è il vnlore della forza-l11.voro,che aumenta pe1·il consumo maggiore che si fa della forza stes"a, n giornata costant.e, in oonseguenza. della int.ensificazione sopravvenuta nel lavoro. (pag. 81). Ora, essendo la giornata costante, l'int.ensità ll)aggiore produce mnggiore \'a– lore, e si \•erifloano le circostanze, analizzat.e già dal Marx, di un aumento sia nel plus\•alOl'G che nel valore della forza lnvoro. In conseguenza non è ohe il salario sia 11.nmentato, poichè potrebbe anche darsi ohe l'aumento non pagasse ohe in parte il maggiore consumo della forui. lavoro, ed al– lora qncsta sarebbe pagata. al conlrario, al disotto del sno valore. (v. Ca– pitai . I. p1tg. 226). Quindi il Graziade i pn0 constataM che la sua scoperta. non è più una scoperta, essendo già stata analizzata da C. Marx lìn dal 1867. Legata intimament.e al cosiddetto anment.o del salario , come del resto ammette il Graziadei, è la riduzione delle. givrnata di lavoro, quantunque il Graziàdei oonfermi, ,wl :Marx, che tutte le riduzioni dell11.giomata siano state concesse sotto la pressione della organizzazione proletaria (pag. 114). Ora, a part.e il fatto ohe la riduzione della giornata viene talora pr~uta da maggior e intensità nel lnvoro per perfezi,)namenti introdotti nel waochi,,ario
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