Rivista Critica del Socialismo - fasc 2 - feb. 1899

186 Rl\'IST.\ CRITICA DEL SoCL\LISllù /ì:-- i,he il borghese sarà indotto ad applicarlo senza accor~rsene: l'i~tint t, tlel ( benessere guida meglio che qualunque formola o teoria. Ln riprova sta in questo fatto che ci son stnte delle applicazi oni di collettivismo anticamente le quali sono ora abbandonate e che nè i <:ocia– listi 11è i collettivisti più arrabbiatl preten ~eranno m11i di voler richia– mate , perchè l'utilità pratica ehe le nveva messe in vigore è SYanita. Cosi ci fu un tempo quanào non esiste,,ano orok•gi,o gli orokgi co– ,;,tavano troppo caro. in cui un uomo fungeva da orologio collettivo per la comunità contando le oro (Ricordate !& deliziosa scena \Vf1gneriana dei Maestri Cantori • son l'undici ore sonate ~ ?} Ades~o invece gli orologi sono a buon mercato ed è mr,lto più c<'moiloche ciascuno abbia individual– mente il proprio r,rologio, l'unico orologio collettivo è cailuto in discre– dito e nessuuo ne domanila la risurrezione. Cos.i ancora. una volta qm•si Ilef'Sun appartamento possedeYasingolnr– mente una conilutiura d' acqua potabile, bisognava che i pigionali 11.ndas– sero a cercar l'acqua nel cortile o })f'ggio in piazza, a una pompa diremo co,;i collettiva. Adesso, Dio grazie, si è riconosciuto che una conduttum e un robinetto speciale ill ogni Rppartamento sono asf'ai più comoili, e quella forma di col- Nessuno vuol far del colletti,ismo, per far ilei collettivismo, mii ogni cosa si plasma meravigliosf!mente sulla necessità, trova la sua via, la sua formula da sè. formula che saiebbe errore ili voler preveilere e fi,:sare preventivamente dentro un dato quadro . 1 lettivismo è stata abbandonata. Quanto ridicolo giustificato non ha gettato sull'idea di collctti\"i<;mo la storiella di quel gran parapioggia che in una forma ili civiltà collettiva, doveva in caso di tempo rale prender sotto la sua protezione tntt' inter a una città !... la cosa era a~f'urda. Ma se in una. città dove c'è molta neve e pioggia si fabbricheranno delle \'A.Sea portici e ad arcate come a Torino, atl:t' a riparar i111.ll 'internperie, <'hi non troverà la oosa naturale? Se '200 anni fa qualoh e fanatico collet – tivista avesse profetizzato dia gente che se ne andava melanconicamente portando a mano il suo lanternino, che sarebbe venuto un tempo in cui si fabbricherebbe un è.isco di sole per illuminar di notte tutto i! mondo , la gente avrebbe avuto ragione di ridere oome per la storiadell'ombrello!le, ma ecco noi possediamo ora un sistema d' illnminazione elettrica, che non è un unioo sole, ma che serve ad illuminar la collettività tale e quale come l'ipotetico sole di quell'ipotetico mattoide. E' cosi che volta a. volta la necessità e il bisogn o creano una forma \ nuova ed adatta di soddisfacimento ed è cosi che il collettiv ismo troverà di per sè il modo e la via più inas pettata e più semplic e per infiltrarsi, 11. insaputa dei suoi più accaniti 11vversari. nella vita. ordinaria . E per questo appunto il libro dello Zini, condotto con un cosi rnro spirito di critica. ed' imparzialità rie~ce pre,doso tanto ai ~oc_ialistiquanto ai non socialisti . Gli uni vi imparerann o che il collettivismo non è tanto « una caccia riservata • a loro, non è tanto cioè un portato del socialismo quanto del momento storico, e gli altri vi imparerann o che il collettiYismo può essne un prez ioso element o di benessere nella vita sooiale e che non è quindi il caso di spaventarse ne come di un terribile babau . PAOLA Lo.mmoso.

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