Rivista Critica del Socialismo - fasc 2 - feb. 1899
BIBLlOGRAFlE 183 quisito dell'elevata velocità; - fre, per quanto dotate di potenti e nume• rose artiglierie, di grande raggio di azione e di buona velocità, hanno una protezione inferiore a quella della maggior parte delle moderne co– razzate di Enea, e perfino a quella di abuni incrociatori di altre marine, coi quali potrebbero, con dubbio esito, misurarsi; - due, soltanto pos– sono chiamarsi corazzate di linea, ma non sono pronte, e sono lungi dal– l'essere perfette, specialmente per la limitata loro velocità. Degl'incrocia– tori corazzati , il ~lfm•co Polo, poco protetto, poco veloce e soggetto alle avarie del suo apparato motore, non serve affatto ; it Carlo Alberto è mal costruito, e la Vettor Pesani, non ancora entrata in squadra, è in condi– zioni di dover cambiar molte lamiere, per essere stata circa quattr'anni a mare senza entrare una sola \tolta in bacino. Il migli0t·e, senza dubbio, è il Garibaldi. Gl'incrociatori protetti sono, iB generale, poco protetti, po– chissimo marini, deficienti di stabilità, con una velocità che alle pl'ove raggiunse flppenn le 18 miglia. G.'incrociatol'i-torpedinieri, ohe noi ab– biamo, non rispondono menomamente al lo o SC.JJ )O di esploratori e di caccia-torpediniere : essi, anzi, sono la n~gazione assoluta di questo tipo di navi, non avendo affatto quei requisiti che sono vitalissimi per il loro scopo, quali la velocità, l'autonomia e la limitata pescagione. Onestamente, non si può per nulla contare su queste navi. Infine di torpediniere non ne abbiamo: quelle che vanno sotto qJesto nome, sono affatto inutili. Mettiamo pure che il giudizio di questo scrittore sia esagerato. La verità è sempre molto sconfort.a.nte per i guerrafondai e per ooloro, che vorrebbero !argire al Governo nuovi milioni da impiegar.si nel modo come sono stati impiegati gli antichi . G. D. Bi bli ogra fi e Proprietà individuale o Proprietà collettiva per Z1~0 Z1N1. L. 6. - Fratelli Bocca, editori . •rorino. Uno degli spauracchi più terribili che gli avvers ari dei socialis\i driz– zano con maggior fortuna. a sgominar le persone incline o cnriol':e delle dottrine sooialist-e - è lo spauracchio del collettivismo. Come volete, di– cono, mettervi coi socialisti che vogliono il collettivismo, tutto in comune~ Ma chissà se queste stesse persone portate ad esaminar ·da vicino il babau non finirebbero per ridere delle loro stesse paure. E appunto questo scopo, di mostrare il babau com'è, sfrondato da. tutte le stra.vaganza e le lattuccherie di cui i socialisti buontem 1•oni prima e gli avversari dei sociali-;ti poi, l'avevano inzeppata - si è proposto un gio– vane sociologo, lo Zino Zini, in un suo recent.e volume : Proprietà indivi – duale o proprietà collettiva 'I Prenotiamo che lo Zini non è socialista, è semplicemente sociologo. Ma egli facendo la storia della proprietà, esaminando come essa si sia formata e venga sviluppandosi, riesce, senza avvedersene quasi, alla conclusione che noi ci avviamo fatalmente verso il collettivismo che i più arrabbiati bor– ghesi contempornnei, tali e quali al celebre personaggi o di Molière il quale faceva della prosa senza saperlo, sono senza saperlo gli autori e i fautori primi e più schietti del collettivismo .
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