Rivista Critica del Socialismo - fasc 2 - feb. 1899
182 .RlnST.-\ CRtTlCA OEf, SOCIAf.lS~IO e a'-;visato da per.;;one amiche a.SSJU cc,mpetenti per scienza e per autorità, ohe quella. teoria, anche come semplice ipotesi, male poteva comporsi colla in– terpreta.-.ione che si dà comunemente dalla Chiesa, » si affrettò a ripudiarla pubblicamente. Anche il padre Léroy, francese, cadde in un simile imba– razzo. E dopo aver pubblicato un libro intitol.i.to L' 1ivoluli01• 1.,P,,~freinte. des E11p2ce.qOr_qa•1iqueN, dove si dichiarava partigiano dell'evoluzionismo, fu chiamato a Roma ad mtdiendnm verbwn e dovette ritrattarsi e obbe– dendo, com'egli stesso scrisse, ad ordini superiori ~. Ora un nnovo ereti~o esce dalle file del clericalismo. Il Vesoovo dì Newport in uno scritto, di cui è reso conto nel 'l'ablet di Londra, asse- ' risce ohe • eooeett.-0 l'anima dE:-1\'uomo,non v·ha cosa, fosse pure In vita in sè stessa, che non p JSSa essere stata e non sia stata sviluppata dall>1. materia., mediante le sue proprietà e potenze • ; - soggiu nge però essere neoessarb l' intervent.-0 di una speoia\e azione oreativa almeno nel oaso dell'anima ragionevole, e aUre.~ì, come sembra probabilissimo, quando si tratta J<!lla prima apparizione della vita animale e della formazione del corpo del primo uomo •· Insomma, secondo i cattolici -evoluzionisti, tutte le cose sarebbero venut.e d,._una sola mat.eria, C'l'eaia in prinoipio da Dio, e da lui dotata della forza necessa,.ia a svolgersi nelle diverse forme, in oui si è grada– tamente manifestata ne' così detti regni minerale , vegetale e animale, pas– sando dall'uno all'altro e perfezionandosi in oiascuno, con l'acquistare che ha fatt.-0, a grado a grado, i caratteri proprii della sua olasse, del suo ordine, della sua famiglia, del suo genere, della sua specie, della sua razza. Il corpo stesso dell'uomo sarebbe una • ore-azione per l'azione di cause secondarie, inveee di una. creazione diretta ed immediata, senza il mini– stero di alonn'altra oreatura di Dio ~- Questa dottrina, che corregge la Bibbia, fu messa innanzi prima– mente dal prof. I. A. Zt1.hm, nel suo libro Evolitzione e domma, e natu– ralmente è combattuta con parole acerbe e con citazioni.. .. di santi padri dallo scrittore della Civiltà Cattolica. Ma è notevole che la Chiesa uon l'ha mal oontlannata apeL·tamente. L. M. La nosira marina da guerra. - Rivista politica e letteraria, 1 gennaio 1809. Il buon popolo ib:1liano, a cui si son fatti spendere tanti milioni per la marina da guerra., fortunatamente non legge le Riviste. Altrimenti saprebbe da un artillOlo <lei sig. Federioo Di Palma nell'ultimo fascicolo della Rivi– sta politica e letteraria, che questa oost.-Osissimam,,_rina da guerra è tut– t'altro che formidabile, Le no.;;tre navi hanno una velocità media, infe– riore alla media delle sltre marine da guerra. La corazza del maggior nu– mero delle nostre grandi navi non offre alcuna garentia contro i proiet– tili moderni, ohe perforano la parte protetta, penetrano e vanno a scop– piare ne' punti più vita.li dell_a nnve. L'offesa sulle nostre grandi coraz– zate, meno qualohe rara eccezione, è rappresentata da' vecchi grossi pezzi di artiglieria, e da pochissimi cannoni medii e piccoli, non tutti a tiro ra– pido. Le trasformazioni recentemeute eseguite di talune di queste navi non hanno servito a nulla. Delle nostre dodioi corazzate: - cinque, do fioienti in velocità, sono di tipo ant iquato e più adatte oome corazzate da costa ohe di linea ; - due defìoienti in protezione, possono piutt-Ost<}es– sere classifioate fra gl'incrociatori, dei quali, per altro, non hanno il re-
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